Corriere di Verona

Getta le «piantine» dalla finestra ma la Finanza lo vede e denuncia

Prima la marijuana in auto poi il controllo in casa di due giovani

- Enrico Presazzi

Dopo l’arresto della VERONA donna trovata con un chilo di marijuana a parco San Giacomo la scorsa settimana, la guardia di finanza ha messo a segno un altro colpo contro lo spaccio in zona borgo Roma. Lunedì sera i baschi verdi hanno fermato un’auto per un normale controllo e si sono immediatam­ente accorti del nervosismo del conducente, un giovane italiano. Un comportame­nto, apparso da subito più che sospetto, che ha indotto gli operatori ad approfondi­re meglio gli accertamen­ti. Nascosti sotto il sedile del conducente sono stati scoperti 8 grammi di marijuana già suddivisi in dosi avvolte nel cellophane. Ma i militari hanno deciso di controllar­e anche l’abitazione in cui viveva insieme a un amico. Quest’ultimo, intuendo l’imminente arrivo dei finanzieri, ha tentato di disfarsi di due piantine di «maria» gettandole da una finestra. Ma il suo disperato tentativo non è passato inosservat­o e per entrambi è scattata la denuncia a piede libero per detenzione ai fini di spaccio, su disposizio­ne del pm di turno che ha ordinato anche il sequestro di tutto lo stupefacen­te fra dosi e piantine trovate in auto e nell’abitazione. In borgo Milano, invece, la polizia martedì pomeriggio ha arrestato un tunisino di 37 anni sorpreso a spacciare. Era stata una cittadina, dopo aver notato il nordafrica­no Maher Gabsi che cedeva qualcosa a un probabile cliente lungo la ciclabile che collega via San Marco a Corso Milano, a chiamare il 113. Le volanti, sul posto in pochi minuti, avevano bloccato i due accessi alla pista, ma Gabsi dopo aver inforcato la sua bicicletta aveva provato a pedalare forte con l’intenzione di forzare il blocco. Fermato dopo aver lanciato un involucro nel Camuzzoni, ha iniziato a scalciare e gli agenti hanno dovuto spruzzare lo spray al peperoncin­o per riuscire a immobilizz­arlo e a recuperare un sacchettin­o che aveva nascosto in bocca. All’interno aveva dosi di eroina e addosso gli sono stati trovati 105 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Già destinatar­io di un ordine di espulsione, il tunisino era uscito da carcere a marzo dopo aver scontato tre anni e due mesi. Ora è ai domiciliar­i in attesa del processo.

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Anti-spaccio Guardia di finanza

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