Espropri, in 150 vanno al Tar con gli oppositori
Brescia-Verona, gli oppositori: «Il ministro ci parli». Ricorso con 150 espropriandi
Il coordinamento No Tav Brescia-Verona torna a farsi sentire dopo la firma del contratto tra Rfi e Cepav 2, il consorzio che costruirà la tratta. Firma avvenuta subito dopo la fiducia al governo, fatto non casuale secondo gli oppositori all’opera. «La stessa cosa era avvenuta con l’approvazione il 2 marzo scorso della Corte dei Conti del progetto definitivo, due giorni prima delle elezioni politiche: non sono casualità», sottolinea il portavoce Alessandro Scattolo. Il coordinamento ora punta direttamente al neo ministro alle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli: «Gli abbiamo chiesto un incontro urgente poiché c’è un silenzio preoccupante da parte sua. Se non interviene in fretta, poi, sarà troppo tardi. Noi metteremo in campo tutte le pressioni politiche di cui disponiamo». Il riferimento è ai deputati e consiglieri regionali del M5S che si sono sempre schierati contro la Tav Milano-Venezia, con in prima linea l’onorevole Francesca Businarolo. Ha formalizzato, infatti, anche con la sua firma il ricorso contro il progetto definitivo approvato con la delibera del Cipe 42 del 10 luglio 2017. Ieri mattina i portavoce del coordinamento e l’avvocato Fausto Scappini hanno illustrato i contenuti del ricorso, in realtà «spacchettato» in cinque procedimenti diversi, cui hanno aderito, tra gli altri, il rettore del Santuario del Frassino padre Giovanni Di Maria, il Comune di Desenzano e circa 150 espropriandi dell’area gardesana (una quarantina di Sommacampagna) e del Bresciano. Il totale degli espropriati sul tracciato Brescia-Verona, per una 60ina di chilometri supera i 600 soggetti, praticamente 10 per ogni chilometro. «Resta il passaggio del progetto esecutivo, senza il quale le ruspe non possono iniziare i lavori – spiega l’avvocato Scappini – devono prima trasmetterlo al ministero dell’Ambiente, ma non sappiamo se questo sia già avvenuto o meno, sappiamo, invece, che la non pubblicazione viola le norme sulla partecipazione e il controllo dei cittadini».