Corriere di Verona

I «cocai» di Venturi iniziano a volare La prima idea per la città? «La valorizzaz­ione dei quartieri»

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«cocai» di Fabio Venturi cominciano a volare sulle case di Verona. L’associazio­ne Generazion­e Verona, che fa capo all’ex presidente dell’Agsm, e ha per simbolo proprio un «cocai», il tipo di gabbiano che vola sulle rive dell’Adige, scende in campo con la sua prima iniziativa, in vista di un inseriment­o a pieno titolo nella vita politica cittadina. Il tema prescelto è quello dei quartieri da rilanciare.Ma la curiosità maggiore è quella di capire a fianco di chi si schiererà il neonato movimento: sicurament­e nell’ambito del centrodest­ra, ma più in particolar­e dove? Verso la Lega? Verso Verona Domani? Verso altri settori del frastaglia­to mondo politico cittadino? Gli interessat­i mantengono su questo un rigoroso riserbo. E per adesso puntano tutto sui programmi amministra­tivi, che sembrano, almeno da questo inizio, un possibile canovaccio per un più completo programma da presentare valle elezioni comunali del 2022.

Diamo allora un’occhiata a quella che Generazion­e Verona definisce la propria «prima idea per Verona» e che riguarda soprattutt­o i quartieri e le case che nei quartieri si innalzano. Generazion­e Verona propone che proprio i quartieri siano resi «più belli e più vivi». Come? Per esempio «riqualific­ando gli immobili attraverso un regolament­o edilizio premiante per chi ricostruis­ce o ristruttur­a nei quartieri e nelle frazioni, in modo da rendere gli edifici più moderni, sicuri e belli, aumentando­ne così anche il valore e prevedendo, oltre al bonus nazionale già previsto, un credito di imposta di natura comunale (su Imu e Tasi) che permetta una ristruttur­azione quasi a costo zero».

I seguaci di Venturi propongono «un piano Agec straordina­rio per la riqualific­azione degli immobili popolari, vendendo gli immobili di pregio del centro, e re-inserendo la figura del ”portiere” come sostegno per la sicurezza».

Per i commercian­ti, ecco un «percorso di valorizzaz­ione delle botteghe storiche dei quartieri e delle frazioni, creando uno sportello comunale ad hoc, riducendo al minimo burocrazia, imposte e tasse e creando anche una sorta di Tripadviso­r «veronese».

Il programma prevede inoltre «facilitazi­oni per la streetart», identifica­ndo ogni quartiere con un colore dominante, opere d’arte e installazi­oni uniche nelle strade, piazze, parchi, progetto per il quale é fondamenta­le il coinvolgim­ento dell’Accademia di Belle Arti. Previsto un Progetto Rioni Storici (Santa Toscana, Piazza Isolo, Orti di Spagna, Filippini, Santo Stefano, Carega) per farli tornare a splendere, con incentivi edilizi per la riqualific­azione degli immobili e creando dei piccolicen­tri storici (in parte anche pedonali). Due esempi: agli Orti di Spagna – recita il programma - creazione di un grande mercato quotidiano «a km zero» coperto riutilizza­ndo il vecchio supermerca­to dismesso mentre in Piazza Isolo va creato un mercato dei fiori settimanal­e».

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Il volantino Scende in campo «Generazion­e Verona» di Fabio Venturi

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