Serit, «Rambo» vince il ricorso e torna
Nomina anticipata di Mariotti, il Tribunale delle Imprese dà ragione a Bissoli. «Lunedì sarò in ufficio»
Immarcescibile. Roberto «Rambo» Bissoli vince la causa e da lunedì mattina tornerà nel «suo» ufficio di presidente di Serit, la società di servizi per l’igiene del territorio, che fa capo ad Amia e quindi ad Agsm. Il Tribunale delle Imprese di Venezia ha infatti accolto il ricorso presentato da Bissoli contro la nomina (anticipata) al suo posto di Massimo Mariotti. I giudici hanno decretato una sospensione immediatamente esecutiva di quella nomina, mentre una sentenza nel merito della vicenda dovrebbe essere emessa tra qualche settimana, probabilmente attorno alla fine del mese.
Cos’era successo? Il mandato di Bissoli quale presidente avrebbe avuto la sua scadenza naturale il 31 dicembre di quest’anno. Ma l’amministrazione comunale, col sindaco Federico Sboarina, e la presidenza di Agsm, con Michele Croce, avevano anticipato i tempi, e nel gennaio scorso avevano «defenestrato» Bissoli nominando al suo posto Massimo Mariotti (Fratelli d’Italia, esponente di punta della Destra Sociale veronese). Il presidente «cacciato» aveva presentato ricorso, facendo presente che la sua destituzione era arrivata con una semplice lettera di Amia spedita ad Agsm, mentre Serit è una società con natura privatistica, in cui il presidente deve rispondere solo all’assemblea dei soci e non ad altri. E adesso, appunto, Bissoli torna in sella. «Soddisfatto? Certo che lo sono – dice la vecchia volpe della politica scaligera – ma lo sono semplicemente perché è stata fatta giustizia: la legge ha norme precise in materia, e i giudici hanno ribadito che vanno rispettate. Ringrazio i legali che mi hanno sostenuto in questa battaglia - conclude Bissoli – e ribadisco che la mia soddisfa- zione non è di natura personale ma è legata appunto al rispetto delle leggi».
La natura privatistica di Serit (una delle basi di questa nuova decisione della magistratura) era stata già riconosciuta lo scorso anno, quando i tribunali del Riesame di Venezia e di Verona avevano ritenuto «non integrato il fumus commissi delicti» (nella vicenda giudiziaria riguardante la nuova sede societaria di Rivoli) in quanto «Serit non è un organismo di diritto pubblico secondo la definizione normativa contenuta nel codice appalti, trattandosi di società con fini di lucro, non istituita in vista di soddisfacimento di esigenze di interesse generale ma, al contrario, sorta come impresa privata e, successivamente, divenuta interamente partecipata da capitale pubblico». La decisione di allora era collegata all’acquisto del terreno in località Terramatta per un nuovo impianto della stessa Serit. Roberto Bissoli è nato nel 1947 a Castelnuovo del Garda, ed è stato un protagonista di primo piano della politica veronese fin dal 1978, quando prese per la prima volta la tessera della Democrazia Cristiana. È stato sindaco di Isola della Scala, presidente dei Magazzini Generali, segretario provinciale della Dc e vicesegretario regionale del partito. Eletto in consiglio regionale fu nominato assessore veneto all’Agricoltura nel 1992.