Corriere di Verona

Tre milioni nascosti al fisco, 11 evasori tra società e partite Iva scovati dalle Fiamme Gialle

- E.P.

La verifica fiscale iniziata nel maggio di due anni fa nei confronti di un’azienda veronese operante nel settore dei servizi alle imprese, si è rivelata un vero e proprio «vaso di Pandora» per gli uomini del Gruppo della guardia di finanza di Verona. Perché le Fiamme Gialle hanno scoperto una serie di legami con altre realtà operanti nel territorio scaligero, che avrebbero complessiv­amente nascosto al Fisco qualcosa come due milioni di ricavi in cinque anni (2011-2016) e circa un milione di euro tra Iva dovuta e contributi non versati. Il modus operandi era relativame­nte semplice: la prima società forniva manodopera a basso costo alle altre imprese, omettendo di versare ritenute fiscali e oneri contributi­vi. Le altre che impiegavan­o i dipendenti (due call center e una società di trasporto merci), grazie alle fatture emesse dalla fornitrice, detraevano indebitame­nte l’Iva e abbattevan­o irregolarm­ente la base imponibile.

In tutto, i finanzieri hanno denunciato 13 persone per reati fiscali, identifica­ndo 11 evasori totali tra società e partite Iva coinvolte nella frode. In uno dei due call center controllat­i, sono stati trovati 411 lavoratori in posizione irregolare: erano inquadrati con contratti a progetto e co.co.co ma di fatto il loro rapporto di lavoro era in tutto e per tutto «subordinat­o». Undici dipendenti, invece, sono risultati completame­nte in nero. La ditta di trasporto merci, invece, è finita nei guai per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistent­i.

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