Brizzi-Boscaini, sfida tra civici Ed è già scontro
La sindaca uscente Boscaini già all’attacco di Brizzi. Lega fuori, farà da «arbitro»
Paola Boscaini si BUSSOLENGO giocherà il suo secondo mandato alla guida di Bussolengo al ballottaggio del prossimo 24 giugno. Lo sfidante è Roberto Brizzi, che ha scollinato con buon margine sulla sindaca uscente: 36,76 per cento contro 33,41. Sarà una sfida tra candidati civici, anche se Boscaini ha l’appoggio ufficioso di Forza Italia mentre Brizzi è sostenuto da una eterogenea alleanza con ex leghisti (in particolare il consigliere regionale Andrea Bassi), ex forzisti e personalità del Pd (su tutti Stefano Ceschi). Fuori dai giochi i gialloverdi alleati di governo: se era attesa la sconfitta di Michele Mazzi del Movimento Cinque Stelle, anche se non in queste proporzioni (un misero 6,75 per cento), brucia alla Lega la sconfitta di Claudio Perusi che, con il 23,05 dei consensi, si trova ora nella scomoda situazione di dover fare da ago della bilancia.
È una Boscaini già con l’elmetto da battaglia quella che, appena dopo i primi risultati, affida a Facebook un duro attacco agli avversari, definiti «un grande ammasso di sigle e partiti mascherati dietro a liste civiche», depositari di maggiori risorse economiche e protagonisti di una «campagna diffamatoria» che ha puntato «più a distruggere che a costruire»: un riferimento, evidentemente, agli attacchi subìti per aver avallato il piano dell’assessore regionale leghista alla Sanità Luca Coletto per l’ospedale Orlandi, che sarà pesantemente ridimensionato a favore del Magalini di Villafranca. «Per amministrare bene servono stabilità e un gruppo unito - afferma Boscaini - Faremo valere la nostra indipendenza rispetto ai comitati d’affari, in un momento molto delicato per il nostro paese, con un piano regolatore da rifare nei prossimi anni».
Brizzi, che ha un lungo passato di amministratore centrista a Bussolengo (consigliere, assessore, vicesindaco) sceglie di non farsi trascinare nella mischia. «Finora è stata una campagna elettorale impegnativa e sono convinto che ci abbia premiato anche la nostra correttezza, l’aver evitato conflitti, l’aver concentrato i nostri sforzi sulla divulgazione delle nostre idee e del nostro programma», sottolinea. Nel suo commento post-voto, si limita così a parlare di «risultato sorprendente che va addirittura oltre le nostre più rosee aspettative» facendo notare che «la nostra coalizione civica nelle 17 sezioni elettorali è risultata la più apprezzata e la più votata in ben 11 seggi». In particolare, Boscaini ha vinto solo nelle quattro sezioni del centro del paese, mentre Brizzi ha prevalso in tutti gli altri quartieri e frazioni (con l’eccezione di San Vito), grazie anche al radicamento dei suoi candidati: i più votati in assoluto sono infatti Giovanni Amantia (271 preferenze) e l’ex candidato sindaco leghista del 2013 Massimo Girelli (206), candidati di punta delle sue civiche.
Saranno con tutta probabilità di circa duemila elettori della coalizione leghista a decidere, in un senso o nell’altro, il destino della contesa. «Per noi non è andata bene ammette un deluso Perusi Se abbiamo pagato le scelte della Regione sull’ospedale? Non credo, penso che ci abbia penalizzato più la bassa affluenza». A Bussolengo, al primo turno, hanno votato in 9.114, il 59,5 per cento degli aventi diritto. «Ma non possiamo recriminare niente continua Perusi - Prendiamo atto del risultato. Adesso riuniremo il gruppo e decideremo se fare accordi in vista del ballottaggio». Per i Cinque Stelle, che candidavano a sindaco Michele Mazzi, tanta delusione: «Non siamo riusciti a proporci come alternativa, ora ci aspetta una pausa di riflessione di cinque anni perché probabilmente non entreremo nememno in consiglio comunale». L’unica piccola soddisfazione è per Barbara Setti , che ha preso più voti (78 contro 48) di Tiziano Ferrari, che le rivolese alcuni mesi dai banchi della maggioranza fa una pesante battuta sessista.