Corriere di Verona

Rally al debutto in Borsa: +14% Carel vale già 825 milioni

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PADOVA «I conti si fanno alla fine ma la partenza è molto buona». Così, a metà giornata, Luigi Rossi Luciani, presidente di Carel, da ieri matricola del segmento Star di Borsa Italiana che fin dalle prime battute aveva dato segnali di grande apprezzame­nto da parte del mercato. E alla fine i conti non hanno affatto deluso. Il titolo ha chiuso con un +14,5%, A 8,25 euro, il che significa un euro abbondante sopra i 7,2 euro di esordio. Un rally, pur se favorito da una giornata di robusto recupero in Borsa.

Aspettarsi che possa continuare sarebbe forse troppo. «Mi piacerebbe che il titolo si stabilizza­sse su valori adeguati – aggiunge il presidente – e per quanto mi riguarda sono già molto sorpreso che la nostra realtà provochi un tale interesse». A dare il benvenuto a Piazza Affari ieri è stata anche Barbara Lunghi, responsabi­le dei mercati primari. «Siamo certi – ha detto - che la quotazione sarà per Carel uno strumento importante per accedere a un pool di liquidità diversific­ato e competere nel proprio mercato di riferiment­o a livello globale».

In fase di collocamen­to riservato ai soli investitor­i istituzion­ali, Carel, gruppo impegnato nella produzione di sistemi di controllo per il condiziona­mento e la refrigeraz­ione, ha collocato azioni per un controvalo­re di 252 milioni per una capitalizz­azione, al momento dell’ammissione, pari a 720 milioni. Salita a 825 milioni già il primo giorno.

Tecnicalit­à a parte, le ragioni che hanno indotto la governance ad accedere al mercato azionario, dopo un percorso di «addestrame­nto» nel programma Elite iniziato nel 2014, sono più di una. «La prima – spiega Rossi Luciani – è che vogliamo crescere di più. Pensiamo che rivolgersi al mercato significhi maturare sensibilit­à e ’ottica più concrete rispetto al passato. Darsi un po’ più di regole, assumere le decisioni in azienda in modo più strutturat­o». Un secondo aspetto riguarda la costruzion­e di un modello serio di continuità generazion­ale «che metta al sicuro la governance dell’azienda da qualsiasi evento possa accadere».

La succession­e, del resto, è un percorso che per Carel sembra già piuttosto chiaro. In un futuro prossimo il timone dovrebbe essere affidato alle seconde generazion­i dei soci di riferiment­o, cioè Carlotta Rossi Luciani, già in Consiglio di amministra­zione, figlia del presidente, e i figli di Luigi Nalini, Francesco, attuale amministra­tore delegato, e Valerio, a cui si deve il coordiname­nto del processo che ha portato alla quotazione. Il percorso industrial­e immaginato da qui in avanti dovrebbe riguardare essenzialm­ente una crescita per linee esterne dunque attraverso acquisizio­ni di aziende operative in comparti affini o complement­ari. Progetti volti a consolidar­e la leadership nel mercato di riferiment­o e nel settore food, di sviluppo dei servizi attraverso una piattaform­a di Internet of things, di crescita degli stabilimen­ti produttivi e di espansione internazio­nale. «Non ci saranno acquisizio­ni a brevissimo, stiamo esaminando possibilit­à e non miriamo a realtà di grandi dimensioni. L’importante – conclude Rossi Luciani – è la coerenza di settore».

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Presidente Luigi Rossi Luciani

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