«Stop a Verona? Ikea a Mantova in tempi brevi»
Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, del Pd, fa sul serio con Ikea: tramontato il progetto a Verona, si è subito attivato facendo pervenire alla multinazionale svedese una proposta con la promessa di un confronto «molto rapido».
La telefonata a Sboarina L’ho chiamato appena ho letto dello stop al progetto, in un rapporto di leale collaborazione
VERONA Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, del Pd, fa sul serio con Ikea: appena saputo che il Comune di Verona ha dichiarato «impossibile» il progetto nell’area della Marangona, facendo leva su una lettera del governatore Luca Zaia definita «la pietra tombale» sull’ipotesi, si è subito attivato facendo pervenire alla multinazionale svedese una manifestazione d’interesse con la promessa di un confronto «molto rapido». Non ha ancora ricevuto risposta da Ikea.
Sindaco Palazzi, ci conferma che avete già preso ufficialmente contatti con Ikea dopo lo stop del progetto a Verona?
«Il nostro interesse c’è ed è stato comunicato ai vertici italiani di Ikea da parte dei responsabili della nostra società Valdaro, che metterebbe a disposizione le aree gestite nella zona del porto. In questa stessa zona abbiamo già chiuso, a fine estate scorsa, il contratto con il gruppo Rossetto per l’insediamento di un centro logistico della filiera del freddo (un contratto, quello con il gruppo veronese, da 8 milioni di euro, per un’area di 400 mila mq, 80 i posti di lavoro promessi, ndr). L’area è in una posizione strategica: come Comune l’abbiamo infrastrutturata e abbiamo finito la bretella per il collegamento al casello autostradale di Mantova Nord». Avete avuto un riscontro da parte di Ikea?
«Ad oggi non ci sono risposte formali alla nostra manifestazione d’interesse. Siamo in attesa».
Ci faccia capire a cosa siete realmente interessati: al solo punto vendita Ikea? Oppure al progetto abortito a Verona, che prevedeva anche un centro commerciale?
«Il piano di Verona non lo conosco nei particolari, non ne conosco la reale entità, anche se ne ho parlato con il sindaco di Verona, con cui ho un rapporto di leale collaborazione. Immagino sia un progetto che non teneva in considerazione solo Ikea, ma una serie di fattori, tra cui lo snodo sull’A4 che per loro è di grande interesse».
Il progetto di Ikea a Verona si sviluppava su 280 mila mq. Voi pensate di poter ospitare un simile progetto a Mantova?
«Guardi, l’area nell’ultimo anno e mezzo è stata fortemente commercializzata, superando i 150mila metri, non so potremmo raggiungere quell’entità. Noi, per adesso, abbiamo semplicemente chiesto a Ikea se è interessata a avviare confronto molto rapido». Quanto rapido?
«Noi siamo nelle condizioni di metterci subito attorno a un tavolo per trattare».
Diceva di aver parlato con il sindaco Sboarina. Che cosa vi siete detti?
«L’ho chiamato io, appena ho letto dello stop al progetto Ikea e gli ho chiesto di illustrarmelo, perché sapevo che a Mantova sarebbe subito partita la richiesta di offrire ad Ikea di insediarsi da noi. Il sindaco di Verona mi ha semplicemente descritto lo stato dell’arte delle problematiche presenti in quel momento, di natura autorizzativa da parte della Regione. Mi pare sia una persona molto equilibrata, non so se adesso la trattativa con Ikea a Verona riprenderà in altre forme. Vedremo gli sviluppi».