D’Avenia o la Gamberale le tracce sognate all’esame
Sondaggio sulla prova dei sogni. Professioni digitali e terrorismo tra gli argomenti più gettonati
Archiviato il tototema adesso tocca all’esame «dei sogni», ovvero le tracce che gli studenti vorrebbero. Da uno studio su 150 ragazzi veronesi emerge che il 33% dei maturandi vorrebbe Alessandro D’Avenia o Chiara Gamberale.
VERONA Nella maturità «che vorrei», D’Avenia, Youtube e graffiti. Archiviato il toto-tema (l’italianista Luca Serianni ha dichiarato che è un esercizio completamente inutile, ma del resto parlano da soli anni di previsioni non azzeccate) adesso tocca all’esame «dei sogni», ovvero le tracce che gli studenti vorrebbero trovare una volta aperte, la mattina del 20 giugno, le fatidiche buste. È la prima indagine che viene svolta in questo senso, l’ha commissionata (a scopi promozionali) il Sanpellegrino Campus, il progetto dello storico marchio di acqua e bibite per gli stage e i tirocini. Il campione, 150 ragazzi e ragazze che affronteranno l’esame, è tutto veronese.
Così, i risultati, ieri rilanciati sul web anche da siti con molti lettori in tutta Italia, in realtà rispecchiano dei «desiderata» estremamente locali. Cominciamo dall’analisi del testo, che nella prima prova rappresenta la prova che richiede la maggior preparazione a livello di studio. Difficile però rintracciare autori studiati nel programma: niente Pirandello né Montale: il 33% dei maturandi vorrebbero Alessandro D’Avenia (molto amato a Verona, dove diversi insegnanti lo consigliano) o Chiara Gamberale; l’autrice, tra le altre cose, del romanzo «La zona cieca», è preferita dal 19% degli studenti. Ma nella classifica degli autori prediletti compaiono anche Niccolò Ammaniti con il suo ormai classico «Io non ho paura» (lo ha indicato il 17%), Margaret Mazzantini con «Non ti muovere» (16%) e infine Fabio Volo: il 14% farebbe un tema incentrato sul suo «È una vita che ti aspetto».
Per il saggio breve il tema più gettonato è la musica (ne scriverebbero volentieri il 47% degli studenti), vista soprattutto come mezzo per allacciare relazioni o per diffondere messaggi sociali. Ma dato che la traccia «B» propone anche l’ambito «socio-economico», ecco spuntare le nuove professioni digitali, come l’influencer o il social media manager: il tema sarebbe gradito al 44% dei ragazzi. Arte e cultura? In genere la proposta riguarda il Novecento, dal post-impressionismo alle avanguardie: se decidessero gli studenti anziché gli esperti del ministero, vincerebbe però la street art. Per quanto riguarda l’attualità, l’argomento preferito è rappresentato dal web, soprattutto nei suoi risvolti social e come il tanto vituperato (almeno a scuola) smartphone ha cambiato le vite dei teenager.
C’è poi il tema storico, solitamente il più temuto ed evitato. Il motivo? Serve un argo- mento in cui ci si sente particolarmente ferrati. I maturandi che hanno risposto al sondaggio non direbbero di no a una traccia sull’insicurezza e la paura degli attentati, tema indicato come preferito in una rosa di cinque da ben il 63%. Il motivo? Il terrorismo ha dei risvolti concreti anche sul vissuto personale: il 33% dichiara di temere un attentato se viaggia all’estero, il 32% che anche andare ad un concerto comporti dei rischi.
I sondaggisti ingaggiati dalla Sanpellegrino hanno anche vagliato com’è cambiata la percezione dell’esame di Stato. Per uno studente su tre si tratta di un’occasione in cui dimostrare il proprio valore, per uno su cinque (il 22%, per la precisione) di «un’ultima rogna prima delle vacanze». Per almeno la metà (il 52%) è una fonte d’ansia, mentre una minoranza (il 18%) si dichiara sereno.
E le previsioni? Benché inutili, i maturandi le fanno eccome. Non senza un buona dose di realismo: il 61% ammette di non avere idea di quello che lo aspetterà fra una settimana esatta.