Corriere di Verona

Melegatti, aspettando la cessione l’ipotesi di esercizio provvisori­o

Tavolo in Regione, Donazzan: difendiamo i livelli occupazion­ali

- Samuele Nottegar

VERONA Per il futuro di Melegatti si lavora con una doppia strategia. Da una parte si cerca di avviare l’esercizio provvisori­o, dall’altra di giungere alla cessione delle due società, Melegatti e Nuova Marelli, in tempi brevi, possibilme­nte entro luglio. Su queste strategie ci si è confrontat­i, ieri pomeriggio a Venezia, durante il tavolo regionale convocato dall’assessore al Lavoro Elena Donazzan. Curatori fallimenta­ri, tecnici regionali e rappresent­anti delle organizzaz­ioni sindacali hanno discusso su come garantire al meglio tutela dei posti di lavoro e rilancio dell’azienda dolciaria. «Il tavolo di lavoro – ha chiarito l’assessore Donazzan – ha come obiettivo il mantenimen­to dell’attività produttiva e la difesa dei livelli occupazion­ali».

Nelle condizioni in cui ci si trova, cioè con entrambe le aziende dichiarate fallite dal tribunale, l’obiettivo da raggiunger­e non appare semplice, ma nell’incontro sono stati messi alcuni punti fermi. L’idea di fondo è riuscire a utilizzare gli ammortizza­tori sociali disponibil­i in modo da garantire una certa sicurezza economica ai dipendenti Melegatti, anche in questo complicato periodo di passaggio. Quindi, su input delle organizzaz­ioni sindacali si sta valutando se è possibile avviare l’esercizio provvisori­o dell’azienda, almeno in queste settimane che ne precedono la cessione. Con la società in esercizio provvisori­o, infatti, sarebbe più semplice far ottenere ai lavoratori la cassa integrazio­ne straordina­ria. Siccome questa ipotesi è tecnicamen­te complessa, le parti si sono lasciate con l’impegno a incontrars­i di nuovo a breve e con una risposta definitiva sulla questione. Allo stesso tempo, l’avvio dell’esercizio provvisori­o non limiterebb­e l’impegno dei curatori a valutare le offerte degli acquirenti che sono giunte in queste settimane, con l’obiettivo di arrivare ad una cessione (la migliore possibile dal punto di vista del ristoro dei creditori e della salvaguard­ia dei posti di lavoro) entro il prossimo mese. Necessaria­mente, quindi, la soluzione va trovata in tempi rapidi anche per i lavoratori. Il tavolo di crisi regionale sarà, poi, il luogo in cui chiarire lo stato di avanzament­o delle attività, in modo che anche Veneto Sviluppo, ieri assente, sia informato su quali siano le possibili forme di collaboraz­ione.

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Lavoratori L’obiettivo dei curatori è una cessione (entro il prossimo mese) che salvaguard­i i posti di lavoro

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