Tosi si scusa con la giudice del caso Report
L’ex sindaco la criticò per averlo fatto processare. Ora è imputato di diffamazione
Punta a ottenere una sentenza di proscioglimento l’ex primo cittadino Flavio Tosi al processo che a Trento lo vede accusato di aver diffamato la giudice che fece processare per il caso- Report.
Punta a ottenere una sentenza di proscioglimento l’ex primo cittadino Flavio Tosi al processo che a Trento lo vede accusato di aver diffamato la giudice che fece processare per il caso- Report.
Vicenda, quest’ultima, che vede tuttora l’ex primo cittadino imputato a Verona (anche in questo caso di diffamazione) per le frasi rivolte all’inviato della Rai Sigfrido Ranucci. Ieri, invece, Tosi risultava imputato a Trento (tribunale competente a occuparsi dei casi che coinvolgono magistrati veneti) per le sue dichiarazioni riguardo al giudice Livia Magri: si tratta del gip che rigettò la richiesta d’archiviazione del pm e ordinò l’imputazione coatta dell’ex sindaco per aver diffamato il giornalista Rai. A Trento, ieri, l’udienza alla fine non si è neppure svolta: alle parti era stato comunicato nei giorni scorsi che il caso sarebbe stato rinviato di un mese per le trattative in corso tra la difesa (il fronte dell’ex sindaco) e la parte lesa (la giudice). Un accordo, quello in corso di perfezionamento, che prevede oltre a un risarcimento anche le scuse (a mezzo stampa) da parte dell’ex primo cittadino. Una doppia mossa grazie a cui Tosi punta a ottenere una sentenza di «non luogo a procedere», ovvero - appunto - di proscioglimento della diffamazione. Andò a finire così anche per l’ex presidente di Agsm Fabio Venturi: anch’egli venne querelato dai giudici che lo avevano appena condannato al processo di primo grado sulle presunte «notizie riservate» che avrebbe dato agli esercenti di un bar (accuse da cui venne poi assolto in appello). E anche Venturi, imputato di diffamazione ai danni dei tre magistrati del Tribunale collegiale, venne prosciolto proprio grazie a un risarcimento e alle scuse a mezzo stampa. Tornando a Tosi, a rivelare che il giudice Magri lo aveva querelato era stato lui stesso nel giorno in cui (era il 23 giugno 2016 e lui ricopriva ancora la carica di primo cittadino) venne rinviato a giudizio da un altro gup, Laura Donati, per aver diffamato il giornalista della Rai autore del servizio- scandalo dedicato da Report a Verona: «Questo magistrato (il gip Magri, ndr) aveva già sbagliato clamorosamente quando condannò Venturi per un reato che non aveva commesso, come poi accertò l’Appello... Potrebbe essere che abbia sbagliato clamorosamente anche questa volta... Noi abbiamo visto che Ranucci ha dichiarato, perché la cosa risulta agli atti, che lui ha rapporti speciali con alcuni magistrati e coi servizi segreti: speriamo che quello che ha detto non sia vero, e che venga smentito dai fatti».