Maturità, tocca ai ragazzi del ‘99
Oggi al via per oltre settemila. A Villafranca la prima volta del diploma con il liceo breve E sarà un esame off line: spente le reti wi-fi
Oggi è il giorno più atteso dell’anno per i 7.089 studenti delle 32 scuole superiori veronesi delle classi quinte ammessi all’esame di maturità. Altri 217 affronteranno l’esame da esterni. Sarà la prima volta per i nati nel 1999, l’ultimo anno di un ventesimo secolo che oggi appare distantissimo. E sarà l’ultima per l’esame con la formula classica: quello del 2019 vedrà due sole prove scritte mentre, nel colloquio orale, si porterà anche la propria esperienza di alternanza scuola-lavoro.
L’esame di quest’anno resta quello conosciuto negli ultimi tempi. Si parte dunque oggi, con la prima prova scritta di italiano, dove gli studenti potranno scegliere tra analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale (a tema artisticoletterario, tecnico-scientifico, storico-politico o socio-economico), tema storico o tema di attualità. Come ogni anno, il toto-tracce impazza: quest’anno compie 70 anni la nostra costituzione, ma sono anche passati 40 anni dal rapimento e dall’assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e ottanta della promulgazione delle leggi razziali da parte del regime fascista di Mussolini. Domani sarà la volta della seconda prova, che varia a seconda dell’indirizzo dell’istituto, mentre lunedì ci sarà - per l’ultima volta - il quizzone multidisciplinare. Un numero ristretto di studenti affronterà anche una quarta prova, giovedì 28 giugno: si tratta di quelli iscritti a un liceo che ha attivato un indirizzo internazionale (ad esempio L’Educandato agli Angeli) o un progetto Esabac, che consente di conseguire oltre al diploma italiano anche il baccalaureato francese (come al Galilei). Poi, sarà la volta degli orali, dove gli studenti dovranno presentare anche la loro tesina. Il colloquio avverrà davanti alla (temuta) commissione esterna: in totale, a Verona, i commissari saranno 573, distribuiti su 338 classi. Un esame particolare è quello che affronteranno 25 studenti dell’istituto Anti di Villafranca, unico a Verona ad aver attivato un indirizzo «breve», di quattro anni invece che cinque, ma senza nessuno sconto sul programma (dall’anno prossimo, una simile sperimentazione sarà attiva anche all’Aleardi). Sarà una maturità off-line: per evitare imbrogli una circolare ministeriale ha imposto il blocco della rete negli istituti disattivazione dei sistemi wifi e la chiusura a doppia mandata di aule di informatica e classi munite di pc; come sempre cellulari e tablet saranno sequestrati e riconsegnati solo a fine prova. Lunedì si sono svolte le riunioni di presidi e docenti, e ieri ancora non era chiaro quante saranno le rinunce e i permessi per malattia tra i professori (solo nel Veronese, però, se ne contano circa una sessantina). «Stiamo lavorando alacremente, problemi per adesso non ce sono stati, anche se abbiamo dovuto fare qualche sostituzione», dice il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Albino Barresi.
«Coraggio, ragazzi, in bocca al lupo: siate voi stessi e affrontate con serenità la prova della maturità», è il messaggio del governatore veneto Luca Zaia. Ricordando la generazione del 1899, l’ultima a combattere la prima guerra mondiale, Zaia esorta a non aver paura di mettersi alla prova, «anche nel ricordo di quei ragazzi che cento anni fa hanno donato al Veneto, anche al prezzo della vita, la dignità di essere una terra libera».