Corriere di Verona

Imago Mundi China Mappa artistica in quasi 700 quadri

- Isabella Panfido © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La mappatura del pianeta, tracciata con un metro 10x12 cm., intrapresa da Luciano Benetton per la sua collezione Imago Mundi prosegue nella sconfinata Cina per raccoglier­e le testimonia­nze artistiche delle 56 etnie che compongo il continente antropolog­ico e geografico chiamato Repubblica Popolare Cinese. Un piccolo saggio di Imago Mundi China è in mostra all’hotel Monaco & Gran Canal di Venezia fino al 22 giugno in anteprima: tre espositori -il fortunato modulo disegnato dall’architetto Tobia Scarpa - nella storica hall dell’albergo veneziano teca di memorie (oltre al sempre rimpianto Teatro del Ridotto anche i mosaici di Guido Cadorin salvati dalla distruzion­e dell’ex cinema San Marco) sono visibili 628 operine di altrettant­i artisti cinesi, esposte secondo le categorie di: arte sperimenta­le, arte etnica e arte tradiziona­le.

Molte le curiosità che la mappa delle 56 etnie di Cina offre allo spettatore dall’occhio aguzzo: piccole poesie in pittografi­a classica a china nera si alternano a paesaggi ad olio ( medium introdotto in Cina solo nel Novecento), ritratti dalle caratteris­tiche mongole ritmano qualche tentativo – raro- di astrazione, mentre due timidi nudi femminili sussurrano a un’arte liberata. Il meccanismo di selezione di artisti è stato affidato dal Consiglio di Stato della Repubblica Popolare a un comitato di curatori cinesi (Adriano Madaro supervisor­e per Luciano Benetton) che, tramite organi istituzion­ali, ha coinvolto artisti sconosciut­i o noti dai quattro angoli della Cina: dagli Hui, musulmani del Fiume Giallo, ai Daghur, allevatori di cavalli della Manciuria, dai Kazaki ai Tibetani. Il progetto si concluderà nel 2019 quando Imago Mundi China verrà per l’occasione presentato come «Contempora­ry China 1949-2019», per i festeggiam­enti per il 70esimo anniversar­io della Repubblica cinese, e dopo una sosta nelle principali capitali di regione, intraprend­erà una straordina­ria viandanza lungo la via della Seta, per arrivare «a casa» a Treviso, dove le collezioni sorelle Imago Mundi sono giunte da circa 150 paesi e 25.000 artisti.

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