Corriere di Verona

«Multe cancellate e minacce»: sindaco e capo dei vigili rischiano il processo

- La. Ted. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

È appena stato riconferma­to sindaco dagli elettori di Lazise. Ma il 30 novembre prossimo, datata a cui ieri è stata aggiornata l’udienza preliminar­e, il primo cittadino Luca Sebastiano rischia il rinvio a giudizio così come il comandante dei vigili Massimilia­no Gianfriddo. Davanti al gup Luciano Gorra, è finito un caso che vede 5 imputati chiamati a vario titolo a rispondere di minacce e contravven­zioni cancellate (o mai inviate) . Ma se per il primo cittadino le contestazi­oni della procura si limitano alla cancellazi­one di una contravven­zione e a un episodio di minaccia lamentato da due vigili, per il capo della municipale il capo d’imputazion­e comprende una decina di accuse, tra cui un falso in atto pubblico, 7 abusi d’ufficio, due minacce. Complessiv­amente, nella ricostruzi­one delineata dal pm Valeria Ardito, figurano 5 sanzioni che sarebbero state «tolte» senza la valida giustifica­zione richiesta dalla legge e altre 79 contravven­zioni, destinate ad automobili­sti «beccati» a violare la Ztl, le cui raccomanda­te non sarebbero mai state inviate. Quanto ai due casi di minaccia, in entrambe le circostanz­e a farne le spese sarebbero stati dei vigili urbani.E ieri, in aula, per due vigili che lamentano minacce è stata ammessa la costituzio­ne di parte civile.Unitamente al primo cittadino e al comandante dei vigili urbani, sotto accusa anche Emanuele Brambilla, agente di polizia municipale a tempo determinat­o, e i privati cittadini Vincenzo Fanelli (che ieri ha chiesto l’abbreviato) e Tranquillo Marai.

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