Accusa di abusi il compagno della nonna Secondo il perito «la nipote è attendibile»
Su richiesta della difesa, alla scorsa udienza (che si celebrò a ottobre del 2017) era stato ammesso dal giudice Luciano Gorra al rito abbreviato condizionato a una perizia sulla capacità della parte offesa a testimoniare: si tratta di un anziano (classe ‘33) veronese, accusato da una ragazzina oggi maggiorenne di aver abusato di lei durante l’adolescenza. Lui è il nuovo compagno della nonna e le presunte violenze sarebbero avvenute durante le vacanze. I presunti abusi sarebbero stati perpetrati dall’imputato ormai parecchio tempo fa: adesso la vittima, che è tutelata in aula dall’avvocato di parte civile Enrico Bastianello ), ha ampiamente varcato la soglia della matura mentre, stando alla sua versione, l’anziano avrebbe abusato di lei quand’era ancora una bambina. A riguardo, la difesa dell’imputato aveva a suo tempo avanzato dubbi sull’attendibilità della nipote, nella fattispecie sulla reale capacità di ricordare da parte della giovane visto l’ampio lasso di tempo trascorso dall’epoca in cui si sarebbero verificati i gravi fatti contestati. Ieri mattina, davanti al giudice Gorra, i riflettori si sono dunque accesi sulle conclusioni tratte dal perito a cui era stato dato incarico di valutare l’attendibilità della parte civile: ebbene, stando alla relazione delineata dall’esperto la ragazza sarebbe effettivamente in grado di ricordare quanto avvenuto all’epoca. Secondo la tesi della giovane, il nuovo compagno della nonna avrebbe abusato di lei approfittando dei momenti d’assenza dell’anziana.