Mr Geox «arruola» Annan L’ex segretario dell’Onu entra nel comitato etico
Il Premio Nobel a Montebelluna: migranti, il suo appello all’Ue
Kofi Annan è stato «arruolato» da Mario Moretti Polegato, Mr. Geox. L’ex segretario generale dell’Onu e premio Nobel per la pace, era ieri alla Geox di Montebelluna dove è stato cooptato dal presidente Polegato ad occupare la seggiola del «Comitato per l’etica e lo sviluppo sostenibile» dell’azienda lasciato vacante, poco meno di un anno fa, dallo scomparso ex portavoce della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls.
«E’ dal 2005 che abbiamo definito un codice etico di gruppo – spiega Moretti Polegato – come strumento fondamentale per stringere un rapporto di fiducia e di dialogo con gli stakeholder, i fornitori e i clienti. A muoverci è stata la consapevolezza della centralità di una cultura aziendale improntata sulla chiarezza di valori, principi e regole di comportamento. Oggi ricordo ancora il contributo che in tutto questo ha dato Navarro Valls e le sue parole continuano a risuonare e ad indicarci la direzione».
Kofi Annan si è soffermato sul concetto di inscindibilità fra benessere del territorio e risultati delle aziende che su quel territorio insistono. «I due concetti - ha spiegato l’ex segretario generale dell’Onu non si possono separare perché funzionano nei due sensi». E si tratta, naturalmente, della mission e, nello stesso tempo, dell’assunto su cui si basa il «Comitato per l’etica e lo sviluppo sostenibile» dell’azienda di Montebelluna imperniato sul concetto, che lentamente ormai si va diffondendo, della responsabilità sociale d’impresa.
Ed è questa anche la piattaforma di argomenti sulla quale ha condotto le sue riflessioni Annan prima di accettare l’invito di Mr.Geox. Nel 2000, ha ricordato, «ho creato l’United Nations Global Compact (iniziativa dell’Onu per stimolare le aziende alla sostenibilità ambientale ed alla responsabilità sociale, ndr) ed ho aperto la porta delle Nazioni unite agli imprenditori ed ai corpi sociali. Vedere gli sforzi che compie la Geox in termini di responsabilità sociale d’impresa per me è stato estremamente interessante». La coincidenza non è voluta ma forse mai come in questi giorni responsabilità sociale e migrazione sono concetti che si intrecciano. E la domanda in materia al premio Nobel è inevitabile. «Italia e Grecia finora hanno fatto tutto il possibile. Ma quando i leader europei si incontrano a Bruxelles non possono più evitare di pensare ad adeguare le regole per cercare di condividere l’onere della accettazione dei migranti» spiega Annan. Che poi aggiunge: «Quella sui migranti è una cosa molto più ampia di un dibattito politico, è una questione vera. E’ evidente che la migrazione non può essere bloccata e perciò è necessario avere una gestione efficace dell’ondata migratoria, nell’interesse tanto dei paesi di origine quanto di quelli di transizione e di destinazione». Detto questo, prosegue Annan, rimane il fatto che molti dei paesi oggi contrari all’accoglienza non comprendono di quanto sia fondamentale la presenza di migranti per il mantenimento stesso del loro sviluppo economico. «Il problema centrale della Ue – aggiunge l’ex segretario Onu – è quello dell’equa distribuzione degli arrivi». Non che la macchina politica europea sia priva di responsabilità, anzi. Il mancato ascolto di gruppi sociali in condizioni di disagio ha fatto percepire una sensazione di solitudine.
«Si comprende – prosegue Annan – il fenomeno dei falsi profeti». Un accenno, infine, alla decisione degli Usa di uscire dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu. «Una vergogna. Gli Usa – chiude l’ex leader delle Nazioni Unite – sono fra i paesi leader nella lotta per i diritti dell’uomo e la necessità della loro difesa non è mai stata grande come oggi».