Brucia un’ala della villetta, spunta l’ombra del dolo E il paese si mobilita per aiutare
«Minacce? Mai ricevute, ma magari c’è qualche invidioso...». Poche parole per confermare quel che al momento è poco più che un forte sospetto: il rogo che la scorsa notte ha distrutto l’ala ancora in costruzione della sua villetta di via Guastalla, a Sommacampagna, potrebbe essere stato doloso. La signora, una veronese che vive lì con le due figlie, ieri era ancora alle prese con vigili del fuoco e carabinieri. «Nella sfortuna, abbiamo potuto contare sulla solidarietà di moltissime persone. In molti si sono messi a disposizione per ospitarci, anche il Comune raccontava -. L’abitazione non è stata danneggiata, ma per il momento dormiremo da qualche altra parte». L’allarme è scattato verso le 23 di lunedì, quando la donna si trovava da sola in casa con il cane. «Sono tornata verso le 21.30 ho parcheggiato l’auto nella rimessa e poi sono entrata in casa. Qualche ora più tardi, mentre ero sul divano , mi hanno suonato al citofono. Pensavo fossero le figlie e invece erano i vicini che mi dicevano che stava bruciando l’auto - ricordava -. Sulle prime sono uscita e come d’istinto ho provato a spostarla ma non si accendeva. All’arrivo dei vigili del fuoco, che non mi stancherò mai di ringraziare, le fiamme avevano già raggiunto il soffitto della rimessa in legno». Ma il rapido intervento delle squadre arrivate da Verona, ha impedito al fuoco di estendersi alla parte abitata della villetta. I tre piani della torretta e la rimessa sottostante sono stati dichiarati inagibili. Saranno i carabinieri della compagnia di Villafranca a dover chiarire le cause dell’incendio partito dal cofano dell’Audi Q3 presa a noleggio dalla signora. L’ipotesi di un cortocircuito improvviso, seppur non scartata, sembra però poco plausibile. «Forse è entrato qualcuno dal cancello. O forse era l’auto ad essere difettosa».