Corriere di Verona

In Lessinia sarà caccia aperta a 800 cinghiali

«Sono troppi»: accolta la richiesta della Provincia Si parte a Ferragosto, con il metodo della «girata»

- Davide Orsato

L’anno scorso era stato superato, abbondante­mente il limite posto a seicento abbattimen­ti. Quest’anno i cinghiali saranno ottocento, e potranno avvenire anche in anticipo: a partire da Ferragosto.

L’anno scorso era stato superato, abbondante­mente il limite posto a seicento. Quest’anno saranno ottocento i cinghiali che potranno essere abbattuti, e lo si potrà fare in anticipo: a partire da Ferragosto, che segna anche l’apertura della caccia dei caprioli. Un intervento straordina­rio, che viene consentito, in Veneto, solo in una decina di comuni veronesi della fascia dei monti Lessini, incluso l’angolo nord-orientale del capoluogo, quello delle frazioni Trezzolano, Moruri e Cancello, dove la presenza di questi animali si è fatta particolar­mente sentire, tra le lamentele di chi ci vive.

I cinghiali, del resto, sono presenti nella pedemontan­a veronese da almeno quindici anni, con una riproduzio­ne che è stata a lungo incontroll­ata: nessuno riesce a dare una stima precisa, ma si contano a migliaia. Ecco perché la Regione, accogliend­o un’istanza presentata dalla Provincia ha «allentato» le regole per la caccia all’ungulato. La stagione, salvo gli interventi selettivi che inizierann­o in agosto, aprirà dal primo novembre e durerà fino al 31 gennaio seguente. Il metodo che verrà adottato principalm­ente sarà quello della «girata», considerat­o l’ideale nel territorio della Lessinia (per la presenza sia di boschi che di radure) sia per la possibilit­à di limitare gli abbattimen­ti a un certo numero di individui: prevede l’impiego di un solo cane che individua il cinghiale per portarlo verso la squadra di cacciatori. Sarà consentito anche l’appostamen­to, metodo che prevede la posta dei cacciatori, mentre non è permessa la «cerca», considerat­a troppo pericolosa per gli operatori: in quel caso le doppiette si metterebbe­ro a cercare i branchi di cinghiali fermi per la pastura.

Secondo le statistich­e della Regione, dal 2014 sono stati abbattuti, in provincia, 3553 cinghiali, 1586 dei quali erano esemplari giovani con meno di dodici mesi e circa novecento i maschi adulti. «Ci fa piacere che la nostra proposta sia stata accolta, unitamente alla possibilit­à, per i cacciatori, di tenere la carcassa che deve comunque essere consegnata per il trattament­o – avvisa Stefano Marcolini, consiglier­e provincial­e con delega alla Caccia – la presenza di questa specie, soprattutt­o a quote intermedie continua a creare problemi per le attività agricole e per la sicurezza delle persone».«Si tratta di un prelievo del tutto sostenibil­e, che ha ottenuto il parere favorevole dell’Ispra – aggiunge l’assessore regionale Giuseppe Pan – per contenere il proliferar­e della specie». D’accordo anche Coldiretti. «È una politica lungimiran­te – afferma Martino Cerantola, presidente regionale dell’associazio­ne – la popolazion­e di cinghiali va riportata a livelli sostenibil­i per l’ecosistema».

 ??  ?? Caccia grossa Le regole dettate dalla regione per l’abbattimen­to dei cinghiali in Lessinia si fanno meno stringenti
Caccia grossa Le regole dettate dalla regione per l’abbattimen­to dei cinghiali in Lessinia si fanno meno stringenti

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