Nodo di via San Paolo e park scambiatori L’ex sinadco critica Sboarina sul filobus
(l.a.) Senza fine le polemiche sul nuovo filobus. A riaccendere la discussione, le ipotesi su cosa succederà nella strettoia di via San Paolo, in zona Università.
Già negli anni scorsi si era progettato un sottopasso pedonale (per allargare la strada utilizzando anche i marciapiedi, e dare in questo modo maggiore spazio al passaggio del filobus). Nel progetto definitivo, i tecnici avevano però scritto che questa soluzione «avrebbe comportato importanti opere di adeguamento strutturale e sismico su un vecchio edificio del centro storico di Verona (di oltre 100 anni), di cui non si conoscono con sufficiente dettaglio le condizioni strutturali (statiche e dinamiche), oltre a conseguenti ed onerose espropriazioni ed indennizzi, nonché disagi per i residenti (non solo per quelli interessati dall’intervento)». La giunta Sboarina insiste tuttavia sulla realizzazione del sottopasso, e proprio per quell’edificio storico ultrasecolare sono già partite le lettere di esproprio. L’ex sindaco Flavio Tosi, da parte sua, critica duramente questa decisione. In particolare sulla galleria pedonale in via San Paolo, l’ex sindaco sostiene che «è una follia: vogliono sventrare un palazzo antico, - dice - con annessi pericoli di sicurezza, aumentando quasi sicuramente i costi». Quanto ai parcheggi scambiatori (a San Michele e a Ca’ di Cozzi) Tosi chiede «dove va a reperire i fondi Sboarina? Con la mia amministrazione – ricorda - provvedevano i privati con opere compensative del traforo, in via Ca’ di Cozzi, e della Cercola, a San Michele. E senza parcheggi scambiatori – conclude - il filobus non sarà autorizzato a circolare». In tema di traffico (ma soprattutto di sicurezza) su richiesta dello steso Tosi il consiglio comunale discuterà stasera dei limiti previsti per la circolazione in Bra durante la stagione estiva. L’ex sindaco ha chiesto infatti alla giunta maggiori informazioni sulla annunciata chiusura della Bra ai veicoli privati dalle 18 alle 6 a partire dal primo luglio. «Avendo letto che il provvedimento è dettato da ragioni di sicurezza – dice Tosi - e che così si andrebbero a rafforzare le misure anti terrorismo, chiedo se la decisione è stata presa dal Comitato per la Sicurezza in Prefettura e se abbia il parere favorevole del settore Traffico e della Polizia Municipale».