Mantova, Setti diventa primo azionista Ora l’«asse» con le giovanili del Verona
(m.f.) Maurizio Setti è VERONA diventato l’azionista di maggioranza del Mantova. Il presidente del Verona ha completato l’affare, con il sì dell’assemblea dei soci del club biancorosso all’aumento di capitale da 623mila euro predisposto dalla Fiduciaria Emiliana, strumento attraverso cui opera Setti. Entro un mese dovrà versare la somma pattuita. Il Mantova, impegnato nel campionato di serie D, sarà dell’imprenditore carpigiano al 50.73 percento: questa la quota di azioni rilevata da Setti, che ha messo degli uomini a lui vicini nella struttura societaria. Tra questi, in particolare, nel CdA è entrato Francesco Barresi, direttore operativo del Verona, mentre presidente sarà Ettore Masiello, responsabile vendite del Centro Porsche di Mantova. Già attivo sul mercato è Emanuele Righi, ds designato. Righi, amico e consulente di Setti, in questi mesi ha fatto da portavoce del patron dell’Hellas, di cui è stato anche osservatore. Adesso sarà affidata a lui la costruzione del nuovo Mantova, allenato da Massimo Morgia. Quel che più interessa a Verona, però, è il tipo di rapporto che si verrà a instaurare nella triangolazione tra l’Hellas, Setti e il Mantova. Il primo aspetto riguarda la proprietà del Verona. L’acquisto della società lombarda non comporta un allontanamento dall’Hellas di Setti, che già tra marzo e aprile aveva cercato di entrare, sia pure con un «chip» d’ingresso inferiore, nel Modena. L’affare non ha avuto esito e Setti si è rivolto a Mantova. Obiettivo, avere una sponda per impostare una collaborazione ad ampio raggio a cominciare dalla gestione delle giovanili. Alcuni ragazzi cresciuti nel vivaio dell’Hellas saranno girati in prestito al Mantova. Prendono forma dei possibili trasferimenti in biancorosso: il portiere Borghetto, il terzino Badan, i difensore Baniya e Pavan e l’attaccante Buxton sono i primi nomi che inaugurerebbero la partnership tra Verona e Mantova.