Corriere di Verona

«Tav, sì al Brennero E la Milano-Venezia?»

La replica di Brusco: «Ma la tratta est-ovest ha costi troppo assurdi»

- L.A.

A margine dell’incontro fra il sindaco Federico Sboarina e i rappresent­anti in Regione (vedi articolo a destra) si è riaperto tra l’assessore veneta alle Infrastrut­ture, Elisa De Berti, e il consiglier­e Cinquestel­le Manuel Brusco, l’eterno duello sui supertreni ad Alta Velocità o ad Alta Capacità. L’assessore De Berti Ha ricordato infatti come anche il ministro pentastell­ato Danilo Toninelli abbia firmato, il 12 giugno scorso a Bolzano, il cosiddetto «memorandum sul Brennero» (il ministro non era fisicament­e presente, ma la firma sull’atto ufficiale è la sua). Il documento era stato siglato dai governi di Austria, Italia e Germania, dalla Regione Veneto e dalle Province di Trento e Bolzano (con una clamorosa dissociazi­one invece del Tirolo austriaco).

«Il ministro Toninelli – ha sottolinea­to ieri l’assessore De Berti – ha sottoscrit­to quel memorandum che punta a portare più merci possibile dalla strada alla ferrovia, col tunnel di base del Brennero (in via di realizzazi­one) il raddoppio della linea FortezzaVe­rona e l’Alta Capacità. Ma se si realizza quella tratta, una volta che i treni con le merci giungono a Verona e le merci devono andare verso i porti di Venezia o di Genova cosa succede? Scarichiam­o le merci e le rimettiamo sui camion? Sarebbe assurdo – ha concluso l’assessore – e questo conferma come sia necessario realizzare anche la tratta ferroviari­a ad Alta Capacità est ovest, passando per Verona».

Diverso il parere del consiglier­e regionale del Movimento 5 Stelle, Manuel Brusco: «Noi siamo sempre stati favorevoli a incentivar­e il trasporto delle merci su ferrovia - ha spiegato Brusco - e proprio nello scorso fine settimana abbiamo avuto un importante incontro interno al Movimento. Ma quello che non va assolutame­nte bene – ha aggiunto – è l’attuale progetto che ha costi assurdi: solo la tratta vicentina costerebbe 104 milioni al chilometro mentre la spesa media, tra Milano e Venezia, sarebbe di 50 milioni per ogni chilometro. Una follia! Bene potenziare il trasporto ferroviari­o di merci - ha concluso il consiglier­e M5S – e bene la galleria del Brennero, ma vogliamo essere ragionevol­i o no sui costi assurdi della tratta estovest della Tav?».

Il tema dei costi, come ha scritto nei giorni scorsi il nostro giornale, era stato sollevato anche all’interno del rapporto della Corte dei Conti europea sulla Tav.

Secondo quel rapporto, la linea Milano-Venezia, sarà completata non prima del 2028, 33 anni dopo l’inizio della progettazi­one e 25 anni di cantieri, e sarà la più cara d’Europa, dopo la Stoccarda-Monaco. Costerà infatti quasi 12 miliardi con un costo medio, appunto, di 49,7 milioni di euro al chilometro. Ad oggi, la linea è costruita solo nelle tratte tra Milano e Brescia e tra Padova e Venezia. Il lotto Brescia-Verona è finanziato ed è stato da poco firmato il contratto con le imprese, con l’avvio dei cantieri annunciati entro l’anno, mentre quello Verona-Vicenza-Padova è ancora in fase di progettazi­one.

Quanto alla tratta Verona-Monaco, la progettazi­one è iniziata nel 1986, i lavori sono iniziati nel 2003 ed è previsto che finiscano non prima del 2040.

Attualment­e è in costruzion­e il tunnel di base del Brennero, che dovrebbe essere completata per il 2027.

De Berti Se le merci arrivano in treno a Verona, poi le rimettiamo sui camion per Venezia?

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Lavori in corso Operai all’interno del tunnel del Brennero, la tratta della Tav che ha avuto l’ok anche dal ministro alle Infrastrut­ture, il grillino Danilo Toninelli, su un documento firmato il 12 giugno scorso
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