Le colline del Prosecco «rimandate» al 2019, l’opposizione attacca: mancavano i contenuti
Zaia e Corazzari: «Ha perso chi ci giocava contro»
«Queste non sono battaglie, solo conferenze stampa. Dopo la guerra per il Tiramisù e quella per il Prosecco quale sarà la prossima grande sfida del governatore Luca Zaia? Il riconoscimento dello spritz come patrimonio dell’umanità? Preferirei che il Veneto fosse famoso per la sua carica innovativa, piuttosto». All’indomani della bocciatura almeno temporanea - della candidatura delle colline di Conegliano e Valdobbiadene a sito Unesco, le accuse alla giunta regionale si sprecano. Tra i più caustici il capogruppo del Movimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini, Jacopo Berti, che oltre ad ironizzare sui futuri impegni dell’amministrazione si domanda se sia mai stato preparato un piano di rientro delle spese per la candidatura: «È stato sborsato quasi un milione di euro, quando per altri procedimenti simili non è servito un centesimo, ma le ricadute positive non sono mai state spiegate. Le Dolomiti hanno ricevuto una semplice toppa, che sulla carta avrebbe dovuto attirare il turismo, nei fatti le montagne venete non ne avevano alcun bisogno, visti i numeri che hanno sempre richiamato».
«Partivamo da una richiesta di stralcio della nostra candidatura - spiega l’assessore alla Cultura Cristiano Corazzari, volto della giunta alla sessione del World Heritage Committee in Bahrein Abbiamo contrastato questo giudizio e l’assemblea, in sede di votazione, ci ha dato ragione.Abbiamo compiuto un passo fondamentale, il miglior viatico possibile in vista del prossimo appuntamento del comitato a Baku nel 2019». Simile anche il commento dello stesso Zaia: «Siamo felici di questo risultato. La richiesta di andare al voto è arrivata da parte di chi ci giocava contro, la Spagna, convinti del fatto che su 21 voti non avessimo la maggioranza. Non capisco perché, forse a difesa delle loro”bollicine”. Hanno dovuto rimettersi tutte le carte nella borsa e tornare a casa in silenzio. Riconosciuto come unico, il Prosecco tornerà il prossimo anno per la sua approvazione».
«Non si è mai visto tanto entusiasmo per una bocciatura, probabilmente Zaia e Corazzari per dimenticare la batosta hanno stappato qualche bottiglia di Prosecco di troppo - incalza il consigliere Graziano Azzalin (Pd) Non capisco la sicurezza con cui affermano che il prossimo anno sarà quello buono: nel nuovo dossier dovranno essere aggiunti elementi sostanziali per far cambiare idea alla commissione. È stato preparato tutto male, bisognava presentare un percorso di miglioramento e sostenibilità, a quel punto il riconoscimento Unesco sarebbe arrivato come degna conclusione. Invece la giunta continua con la sua politica di annunci e rilanci, senza contenuti, e le bocciature che ne conseguono sono inevitabili, come già successo per il teatro Stabile e come temo capiterà anche per le Olimpiadi».