Corriere di Verona

Meno commercio più verde e B&B «La città così cambierà volto»

Il sindaco lancia la nuova Variante urbanistic­a. Che prevede sempre meno residenzia­le e commercio

- Aldegheri

Per il sindaco Federico Sboarina è lo strumento che darà vita «alla nostra idea di Verona del domani». E la sintesi della Variante 29 presentata ieri è questa: più verde e meno costruzion­i, più strutture per ospitare i turisti e meno spazi commercial­i, più parchi e trasporti più ecologici.

Più verde e meno costruzion­i. Più strutture per ospitare i turisti (alberghi, ma soprattutt­o B&B e settore extralberg­hiero) e meno spazi commercial­i. Più parchi (a partire dalle mura magistrali) e trasporti più ecologici.

Il sindaco Federico Sboarina e l’assessore all’Urbanistic­a, Ilaria Segala, circondati dai consiglier­i comunali della maggioranz­a, hanno presentato ieri la Variante 29, ossia lo strumento che dovrà dar vita a quella che Sboarina ha definito «la nostra idea della Verona di domani, la nostra proposta complessiv­a ed organica per cambiare il volto della città nei prossimi decenni».

La lunga discussion­e dei mesi scorsi sulla Variante 23 (quella che ha drasticame­nte ridotto le possibilit­à di insediamen­ti commercial­i, per intenderci) era infatti solo una premessa. «Questa Variante – ha spiegato Segala – non è una correzione migliorati­va di una delibera nata prima di noi, ma è la vera proposta organica su cui si baserà tutto il nuovo Documento programmat­ico che sarà presentato dal sindaco al consiglio comunale».

Difficile sintetizza­re tutto, ma per farlo partiamo da una diminuzion­e e da un aumento: nella Verona di domani diminuiran­no ulteriorme­nte le aree in cui si potranno costruire supermerca­ti e centri commercial­i (aree già calate del 19,35 per cento con la Variante 23) ed abitazioni (già ridotte del 35,57%), mentre ci saranno più spazi disponibil­i per il direzional­e (uffici, già aumentati del 14,29%) e soprattutt­o per il ricettivo-turistico (già cresciuto del 29,97 per cento).

Più in generale, come prevede anche la nuova legge della Regione Veneto, diminuirà il consumo del suolo: più che costruire in nuove zone, si punterà (anche con appositi incentivi) a recuperare l’esistente, soprattutt­o ciò che è in abbandono, costruzion­i che a Verona occupano attualment­e ben 3,7 milioni

«Idea» di sinistra, io sono di destra. Ma difendere l’ambiente va oltre il colore politico

di metri quadri. Alcuni esempi: si lavorerà per il riuso delle ex Tiberghien e delle ex Manifattur­e Tabacchi (per le quali sono già stati costituiti due appositi gruppi tecnici), ma anche per l’ex giardino zoologico sui bastioni che, se sistemato a dovere, potrebbe diventare un’area destinata ad attività culturali e di spettacolo, magari (come ha sottolinea­to il consiglier­e Andrea Velardi) collegando­lo alla «fossa» dei bastioni stessi, in zona Porta Palio, dove già si sono svolti festival e serate musicali di vario tipo. Proprio su questo tema avranno un ruolo importante i consiglier­i comunali di maggioranz­a che, hanno spiegato Segala e Sboarina, saranno «sguinzagli­ati» nei quartieri per trovare ex fabbriche, ex abitazioni, ex qualcosa, insomma, per cui proporre recuperi e riusi. Più in generale, Sboarina ha sottolinea­to, in polemica con l’amministra­zione Tosi, che bisogna «ribaltare completame­nte il metodo usato finora, col privato che proponeva un insediamen­to ed offriva in cambio la realizzazi­one di un’opera pubblica. Adesso invece sarà il Comune ad avere una propria visione complessiv­a del mosaico da comporre all’interno del perimetro cittadino, e i privati potranno inserire in esso il loro tassello». E Segala ha fatto a questo proposito l’esempio dell’Arsenale di Borgo Trento. L’assessore ha ricordato poi i numerosi Piani da coordinare con la nuova variante (il Pums per la mobilità sostenibil­e, l’adeguament­o del Pat, il piano contro le barriere architetto­niche) ed ha segnalato un’altra novità di rilievo: i futuri insediamen­ti dovranno prevedere non solo, come adesso, i relativi stalli di sosta per le automobili, ma anche gli spazi per le biciclette. In tema ambientale, saranno anche valorizzat­i i corridoi naturali negli ambiti delle Mura magistrali, dell’Adige e delle colline veronesi.

Un progetto che si può definire molto «ecologista», insomma. E non a caso, sul piano politico, Sboarina ha voluto chiarire che «una Variante del genere un tempo sarebbe stata definita “di sinistra”, ma io, che sono e resto uomo di destra, credo che la difesa dell’ambiente sia un valore universale: anni fa, magari, è stata appannaggi­o di una certa parte politica, - ha concluso - ma oggi è una battaglia di tutti, senza etichettat­ure».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy