Corriere di Verona

La scheda

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Le tre località italiane in gara

Il 10 settembre 2018 il Cio annuncerà il nome della città che ospiterà le Olimpiadi invernali del 2026. L’Italia deve ancora esprimere la sua candidatur­a. Il governo dovrà decidere chi appoggiare tra Milano, Torino e Cortina. Verdetto definitivo del Coni il 10 luglio

Il dossier Cortina nelle mani del Coni

Ieri il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha consegnato a Roma il dossier per la candidatur­a di Cortina, per un’Olimpiade invernale descritta come «economica, accessibil­e e rispettosa dell’ambiente». Cortina, tra le tre contendent­i, è l’unica città montana

In Veneto 7 discipline su 15

Nella città di Cortina verranno ospitate sette delle quindici diverse discipline: sci alpino, free style, snowboard, bob, skeleton, slittino e curling. Il sindaco della città, Giampiero Ghedina, sostiene che il dossier è «tecnicamen­te il migliore di tutti» e che a questo punto il problema è la politica

Oltre Cortina: le altre località

Le altre località coinvolte nel progetto, tra le quali La Val di Fiemme e Pinè, ospiterann­o sci nordico, salto e combinata nordica e pattinaggi­o di velocità.

Invece, nelle città di Bolzano e Merano si terranno hockey, pattinaggi­o di figura, short track. Biathlon ad Anterselva.

Costi contenuti, un quinto di Torino

Con appena 380 milioni di investimen­ti infrastrut­turali, le Olimpiadi dolomitich­e verrebbero a costare circa un quinto di quanto era stato speso da Torino nel 2006. Merito degli impianti già esistenti, dei lavori in corso per i mondiali del 2021 e della predisposi­zione di allestimen­ti temporanei.

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