Ha l’Hiv Ma il perito «scagiona» l’ex partner
Dal giorno in cui le è stato diagnosticato il virus dell’Hiv, nulla potrà mai essere come prima per una veronese di 49 anni. «Tutta colpa del mio ex partner, è stato lui a contagiarmi», non si stanca di ripetere la donna: la sua convinzione è che, pur sapendo di esserne affetto, non l’avrebbe avvertita. Lui però nega e adesso, dopo essersi divisi nella vita, si fronteggiano in un’aula di giustizia: a carico dell’ex compagno, difeso dall’avvocato Matteo Nicoli, ci sono l’accusa di lesioni gravissime e una richiesta danni da 200mila euro. Quasi quattro anni di udienze davanti al giudice di pace Carla Cocchi finché in aula è stata finalmente discussa la perizia disposta dal magistrato al medico legale Zeno De Battisti. Un elaborato, quello prodotto dall’esperto, che rischia di trasformarsi in una sentenza anticipata: a suo avviso, infatti, non risulterebbe possibile attribuire con certezza la responsabilità della trasmissione del virus né, tantomeno, risalire oltre ogni dubbio a quando si è verificata l’infezione. Durante quest’ultima udienza si parlato quindi di tali conclusioni e anche di quelle tratte dai rispettivi consulenti di parte (i medici Giancarlo Menini per la difesa e Gabriella Trenchi per la parte civile), dopodiché da parte del giudice Cocchi è stata fissata un’udienza per il prossimo novembre: quel giorno, forse, potrebbero andare in scena anche discussione e sentenza. Dal banco degli imputati, intanto, continua a professarsi innocente il veronese di 44 anni finito sotto accusa dopo la denuncia dell’ex compagna: con la parte civile, tutelata dal legale Anastasia Righetti, è stato fidanzato dal 2006 al 2011.Secondo la procura , le lesioni sarebbero state «colpose» e non dolose.