«Teodora», amori e intrighi di potere a Costantinopoli
IN LIBRERIA Esce «Teodora. La figlia del circo» di Galatea Vaglio, romanzo storico ambientato nel VI secolo. La scalata sociale di un’eroina moderna
U n’attrice bellissima, figlia di un guardiano del Circo. Un ambizioso nipote di generale, nella Costantinopoli del VI secolo d.C. Due giovani destinati a grandi cose, ma soprattutto a una rovente storia d’amore, tra complotti, intrighi e tradimenti. Sullo sfondo, una città controversa, teatro di passioni e congiure. È Teodora. La figlia
del Circo (Sonzogno, 380 pagine, 17 euro), il nuovo romanzo storico della scrittrice veneziana Mariangela Galatea Vaglio. Che sceglie di mettere in scena una donna modernissima, sebbene antica. Un personaggio, Teodora, collocato duemila anni fa, ma che spicca per indipendenza e determinazione.
Un’eroina moderna, insomma, che precorre i tempi dimostrando carattere e intelligenza. Teodora usa gli uomini per fare carriera, per raggiungere i suoi obiettivi, ad ogni costo. Ma non è un «do tu des» da dominatore a dominata, non è una dinamica da battaglie del movimento «Mee Too», è invece scelta libera e consapevole. Teodora lavora nel circo con la sorella, ma non ha talento per quella professione. Scoprirà invece un altro talento, che le permetterà di manipolare uomini di ogni genere. Bellissima, Teodora userà il suo corpo come infallibile arma di seduzione, arrivando ai piu’ potenti e influenti uomini di quel periodo storico.
L’oscura attrice del circo, ignorata dai più, si trasformerà così in potente spia e sarà inviata proprio con questo obiettivo a Costantinopoli. Ma l’incontro con Giustiniano, nipote di Giustino che poi diventerà imperatore, segnerà per sempre il suo destino. All’inizio i due si sfiorano e si allontanano, ma poi l’amore diventa travolgente e procederà di pari passo con la rispettiva scalata al potere. Belli, ambiziosi, determinati, faranno scintille.
Il romanzo procede spedito con un ritmo serrato e un linguaggio narrativo efficace, tra colpi di scena ed escamotage letterari d’ effetto. Curata la ricostruzione dell’epoca, quella Costantinopoli, capitale di un impero che va dalla Persia al Mediterraneo, piena di fermento, profumi e colori, diventa scenario della storia.
È una figura affascinante e carismatica quella di Teodora, donna che di fatto riesce a conquistare un impero, anticipatrice delle rare figure contemporanee femminili che influiscono sullo scacchiere internazionale. Bellezza e profonda capacità analitica, sono un binomio interessante, scelto per caratterizzare una donna che nel romanzo non è figura corale, ma protagonista a tutti gli effetti.
Mariangela Galatea Vaglio con questo libro abbraccia in pieno il filone di grande tendenza di quest’anno, il romanzo storico. Un genere narrativo in bilico tra fiction e rigore nella ricerca storica, particolarmente gradito al pubblico dei lettori. Dal successo internazionale della saga I Medici (Newton Compton) dello scrittore padovano Matteo Strukul, seguito a ruota anche dal successo del romanzo successivo di Strukul, Giacomo Casanova. La sonata dei cuori infranti (Mondadori), il romanzo storico è decollato negli ultimi anni, finendo spesso tra i libri piu’ venduti. Teodora. La figlia del circo nelle intenzioni dell’autrice dovrebbe diventare il primo volume di una trilogia dedicata alla saga di Bisanzio. L’impero romano d’Oriente e la storia vera di Costantinopoli sono infatti il pretesto per dare vita a una storia avventurosa, teatro di violenza, passione, intrighi e tradimenti, pie- na di personaggi e di colpi di scena. L’amore per il mondo antico dell’autrice, si respira in ogni pagina.
Di grande effetto il momento in cui Teodora scopre il potere della sua bellezza: da lì inizia l’escalation che da oscura attrice la porterà a diventare una delle menti più influenti della sua epoca, decisiva per i destini dell’impero. «Ecco che Teodora fa tre passi, la giravolta, alza le braccia come previsto, ma quando è al centro della scena, illuminata in pieno e ben visibile da ogni angolo della platea, la mano destra, scendendo, slaccia la spilla, e la tunica cade a terra, come un velo, lasciandola nuda. Un fremito, come se il teatro intero trattenesse il respiro. Teodora ha gli occhi di tutti su di sé, sul suo corpo, sulla sua pelle». Una donna, il corpo, il potere: temi di grande attualità e dibattito, ieri come oggi.