Crac da 95 milioni, ex deputato patteggia I complici a processo
(la.ted.)Tredici mesi fa, quando scattò il blitz della Finanza che fece clamore in tutta Italia, finirono sotto inchiesta in 6: chiudendo l’indagine, il pm Federica Ormanni aveva chiesto il processo per 4. E ieri, al termine dell’udienza preliminare che si è tenuta davanti al gup Paola Vacca, 3 imputati sono stati effettivamente rinviati a giudizio (di fronte al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Sandro Sperandio) per rispondere dell crac da quasi cento milioni di euro della «Soglia hotel group». A giugno 2017, la procura scaligera ottenne i sigilli per 7 villaggi turistici. Valore complessivo del patrimonio sequestrato: 95 milioni di euro. Cifre da capogiro, da cui a vario titolo e con diversi gradi di responsabilità dovevano difendersi ieri di fronte al gup Gerardo Soglia, Roberto Onesti, Marco Cozzi e Peter Paul Pohl: a comporre il collegio difensivo, i legali Matteo Nicoli, Silvia Marai, Anna Cifuni, Carlo Bertacchi. Ieri, l’unico a scegliere e ottenere un rito alternativo è stato proprio il principale imputato, Soglia, ex deputato, che domani patteggerà concordando la pena con l’accusa. Al centro della vicenda, la «Soglia hotel group» con sede a Verona, fallita nel 2012 e amministrata fino al dicembre del 2008 proprio dal salernitano Soglia. Ieri il nome dell’ex deputato figurava sul banco degli imputati insieme a quello di un altro salernitano, Onesti, che ha rivestito la carica di amministratore. Sotto accusa in udienza preliminare c’erano poi gli immobiliaristi trentini Cozzi e Pohl, che per il pm avrebbero partecipato a una milionaria distrazione di fondi.In particolare, la Soglia Hotel Group si legge negli atti d’indagine «cedeva nel 2008 alla Morera srl, appositamente costituita, il patrimonio dei 7 complessi alberghieri per 30 milioni complessivi, a fronte di un reale valore di euro 96 milioni 799». Tutto avrebbe avuto inizio quando la spa «Sistema Vacanze» (partecipata al 99,99 per cento dalla «Soglia hotel group» e per il restante da Soglia) acquistava i rami d’azienda immobiliari del gruppo Cit (Compagnia Italiana del Turismo) nato come colosso pubblico e poi privatizzato. Era il 18 marzo del 2008, e quell’operazione rientrava in un progetto di salvataggio di Cit messo in campo dal Ministero dello Sviluppo economico. «Sistema Vacanze» (che il pm definiva «società veicolo» della Shg) era stata costituita 7 giorni prima, e nello stesso giorno sarebbe nata la srl Morera che avrebbe acquistato poi da Shg il 90 per cento di «Sistema vacanze» al prezzo di 3.549.000 euro, nonostante un preliminare da 52 milioni.