Corriere di Verona

Gli scooter elettrici corrono in Borsa «Askoll Eva è in cima alla salita»

Balzo del 31% all’esordio, azienda valutata 70 milioni. Al via il piano della svolta

- Federico Nicoletti

Le bici e i motorini elettrici di Askoll Eva fanno il botto all’esordio in Borsa. Nel collocamen­to aveva raccolto 12 milioni, vendendo agli investitor­i istituzion­ali, in aumento di capitale, il 22,15% delle azioni a 3,5 euro, equivalent­i ad un valore dell’azienda di 54 milioni. Ma ieri, al debutto sull’Aim, Askoll Eva, la spa di Dueville dei veicoli elettrici a due ruote che fa capo alla Askoll Holding di Elio Marioni, controllan­te del gruppo dei motori elettrici per elettrodom­estici, 300 milioni di ricavi e duemila dipendenti, è salita del 31%, a 4,59 euro, con una valutazion­e dell’azienda di 71,3 milioni che mostra l’attesa del mercato sulla sua crescita.

Test di non poco conto per l’impresa fondata 4 anni fa da Marioni, che, in un momento difficile per l’elettrodom­estico aveva scelto di giocare tecnologia e brevetti Askoll sulla mobilità elettrica. Iniziando da bici e motorini, per puntare poi all’auto. Iniziativa imprendito­riale testarda e coraggiosa, che Marioni ha portato avanti vendendo una delle sue aziende, la Askoll 6 dei circolator­i per impianti di riscaldame­nto, pur di avere i 50 milioni per finanziare l’iniziativa, che le banche non sostenevan­o.

Per questo la Borsa è un «tagliando» rilevante. «Passo indispensa­bile, perché un sistema finanziari­o a Nordest non c’è più - dice Marioni -. Alle spalle c’è un’azienda consolidat­a come Askoll e siamo già il terzo immatricol­atore italiano; ma finora per le banche eravamo una startup. In Borsa ci marcherann­o stretto, ma abbiamo raccolto 12 milioni preziosiss­imi, che tratteremo come l’oro perché ci sono stati affidati e che investirem­o in sviluppo prodotto, comunicazi­one, distribuzi­one e componenti­stica; e poi ci è stato dato un valore. Almeno non potranno più dire che siamo una startup».

Da qui può iniziare la svolta decisiva, dopo quattro anni in crescita, ma comunque non facili. In cui le ambizioni hanno dovuto fare anche i conti con la realtà. Ad esempio mettendo da parte per ora, in attesa di un partner industrial­e, l’auto elettrica, costata quasi 10 milioni di investimen­ti, per concentrar­si sulle due ruote. I ricavi da vendite accelerano, passando dagli 1,2 milioni del 2015 ai 3,6 del 2017. Ma le perdite nella fase d’avvio sono ancora rilevanti: 18,9 milioni nel 2017, 36,3 in tre anni.

Ma la svolta appare a portata di mano. La rete di distribuzi­one è assestata, con posizioni forti in Italia e Francia, con 160 e 37 rivenditor­i, e altri 56 nel resto d’Europa; e si pensa di espanderla con altri 70 punti vendita. E poi ci sono gli sviluppi nelle forniture profession­ali, a partire dai servizi postali. I motorini Askoll sono già adottati dalle poste austriache e da Nexive, e trattative avanzate ci sono in Slovenia, Ungheria e Germania. E poi i servizi di car sharing, come la spagnola Cooltra con 1.100 scooter per Lisbona, Milano e Roma, e i 250 ordinati da Mimoto a Milano, ma anche l’accordo con l’americana Scoot per San Francisco; infine le società di ristorazio­ne con servizi consegna, come Domino’s e Burger King.

È sulla scorta di questi elementi che Askoll mette a punto ora il piano industrial­e biennale su cui ha chiesto il sostegno della Borsa. Prevede in due anni di vendere 15 mila scooter e 14 mila bici. I ricavi dovrebbero raggiunger­e i 14,1 milioni nel 2018 e i 36,5 nel 2019, con Ebitda negativi per 3,8 e positivi per 1,3 rispettiva­mente, pur se con risultati ante-oneri e imposte ancora negativi per 7 e 3,1. «Nel piano realizzato con Pwc quest’anno siamo confidenti di realizzare quei numeri sulla base degli ordini già in casa (a metà giugno il fatturato è già di 3,5 milioni e ci sono già ordini per altri 4,2) - dice Marioni mentre per l’anno prossimo riteniamo il progetto realistico sulla base di quanto abbiamo messo in campo». E ancora: «La verità è che ci sarà ancora da lavorare duro, i piani devono diventare realtà - conclude Marioni -. Ma sono convinto che siamo in cima alla salita. Oggi abbiamo un alleato finanziari­o con cui possiamo continuare a investire. Askoll Eva sono convinto si rivelerà un ottimo investimen­to».

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Alternativ­o Uno degli scooter elettrici di Askoll Eva per le vie di Vicenza. In Borsa Askoll ha raccolto 12 milioni

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