Corriere di Verona

100 e lode

Maturità I tabelloni non sono al completo, ma la tendenza è chiara: un po’ meno risultati d’eccellenza rispetto al solito, ma va meglio del temuto. I nomi dei bravissimi, e due storie

- di Davide Orsato

Pochi ma buoni. E se si tiene conto degli scritti, impegnativ­i come raramente si era visto fino ad ora, il drappello dei cento e lode veronese è comunque più ampio rispetto a quanto si poteva supporre alla vigilia. Non in tutte le scuole i risultati sono stati resi noti al completo, ma dai licei cittadini arrivano segnali abbastanza chiari. Buono l’esito degli scientific­i. Il Messedagli­a è quello che conta più cento, ben 19, con quattro lodi (Filippo Mirandola, Chiara Tosoni, Caterina Mozzo e Francesca Tacconi), seguito dal Fracastoro con 11 cento e altre tre lodi: Luca Favaro, Francesca Schweiger (intervista qui sotto) e Sophie Pecchia, figlia dell’allenatore Fabio, che proprio in questo liceo ha concluso il suo percorso scolastico. Nonostante lo scoglio del greco, che ha compromess­o molti studenti che potevano aspirare al massimo, arrivano cinque lodi al Maffei. Tre, però, sono in una stessa sezione, la quinta A, classe «delle meraviglie» a indirizzo linguistic­o. «Solo» due, invece le lodi del classico, dove alcuni studenti che arrivavano all’esame con il massimo del credito formativo, sono stati fermati dagli scritti: basta solo un punto in meno per far saltare la lode, mentre, per quanto riguarda il cento, si può sempre contare sul bonus di cinque punti assegnato dalla commission­e. Che i «classicist­i» abbiano fatto un po’ di fatica, lo si vede anche dai risultati dell’Educandato agli Angeli dove, nelle due classi finora diplomate, si contano quattro cento in tutto ma nessuna lode. Sette cento al liceo Montanari, dove si aggiungono due lodi, Grete Toppan (musicale) e Alice Soardo (Scienze umane). È andata un po’ meglio al liceo paritario Stimate, dove in una classe di 22 studenti ci sono stati ben otto cento, cinque dei quali con la lode: Francesca Adami, Emily Bertasini, Federica Bertucco, Camilla Fasoli e Isabella Zordan. Nella stessa scuola, tra i diplomati con lode, c’è anche Edoardo Poli, che negli ultimi anni ha ricoperto la carica di presidente della consulta provincial­e degli studenti. Nessun bocciato, al contrario di quanto accaduto in altre città (ad esempio a Milano).

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