Torna «Misura per misura» Il Bardo e il fascino del male
Prodotta dal Teatro Stabile, la commedia cupa di Shakespeare
È una commedia «cupa, attuale, immersa nell’attrazione per il male e nella fascinazione per l’ambiguo». Ed è un testo, di William Shakespeare, ch’è stato parte dell’Estate Teatrale Veronese soltanto in due edizioni: 1967, regia di Luca Ronconi, tra gli interpreti Massimo Girotti, Sergio Fantoni, Valentina Fortunato e Mario Scaccia, e nel 1987, la firma di Jonathan Miller, in scena tra gli altri Giulio Brogi, Aldo Reggiani ed Elisabetta Pozzi. «Misura per misura», adesso, torna nella traduzione di Masolino d’Amico, per la regia di Paolo Valerio, con Massimo Venturiello nel ruolo del duca di Vienna, produzione del Teatro Stabile di Verona e del Teatro della Toscana. Una prima nazionale, da giovedì a sabato prossimo, al Teatro Romano, per la nuova versione di un dramma dove «l’amore riscatta la cupezza, dove intrecci e ritmi sono da moderno script cinematografico e la violenza alla donna uno dei temi», come annunciano dall’Estate (l’incontro con gli artisti è fissato per venerdì, alle 17.30, alla Biblioteca Civica). Spiegano gli organizzatori, allora, che «son tre, sapientemente intrecciati da Shakespeare, i temi principali del dramma, scritto tra il 1603 e il 1604». Primo tema, «quello del governatore della città che, travestito, s’avventura tra il popolo per sentire quello che la gente pensa di lui». Il secondo, è «un classico caso di infame ricatto sessuale: Isabella, novizia in un convento, potrà salvare il fratello condannato a morte solo se si concederà al governatore a cui lei chiede d’intercedere per lui». Il terzo, «preso di sana pianta dal Decameron, è quello del lui-fedifrago che giace a sua insaputa con la sua legittima lei». Ecco gli attori in scena insieme a Venturiello, lui ch’era già stato Petruccio nella «Bisbetica domata» del 2002, al Romano, con Anna Galiena: Simone Toni (vicario), Roberto Petruzzelli (Escalo e Pompeo), Francesco Grossi (Claudio), Alessandro Baldinotti (Lucio e Madama Strafatta), Marco Morellini (Bargello), Simone Faloppa (Gomito e Bernardino), Luca Pedron (Schiuma e Abomino), Camilla Diana (Isabella), Federica Castellini (Mariana) e Federica Pizzutilo (Giulietta). A completare il tutto: movimenti di scena di Monica Codena, scene e immagini di Antonio Panzuto, costumi di Luigi Perego, luci di Nevio Cavina, musiche di Antonio Di Pofi, aiuto regia di Paola De Giuli.