Corriere di Verona

C’è Ziggy Marley, figlio del reggae e del grande Bob

Dall’area Expo passa domenica sera il tour mondiale di Ziggy, primogenit­o dell’icona Bob. In scaletta le canzoni di «Rebellion Rises», settimo album in carriera. Cresciuto in Jamaica a pane e reggae, per lui otto Grammy Awards

- Matteo Sorio

Ititoli di alcune canzoni possono già dire molto. Tipo: «Circle of peace», «Change your world». Pace e cambiament­o. Poi c’è quella «See Dem Fake Leaders», che apre il disco, da lui stesso spiegata così: «Quando l’ho scritta pensavo a tutti i leader del pianeta Terra che ci stanno mettendo gli uni contro gli altri usando quelle religioni che predicano la superiorit­à del proprio culto». Primogenit­o del grande Bob (1945-1981), Ziggy Marley è cresciuto con un padre icona che ancora pare poggiargli una mano sulla spalla e suggerirgl­i la direzione. Direzione, quella del reggae e della sua cultura e attitudine, in cui Ziggy cammina comunque da solo, grande e maturo, perché gli anni sono 49, i dischi sette e otto i Grammy Awards vinti in carriera. Il disco citato all’inizio è «Rebellion Rises», stampa fresca, il pacchetto principale da cui Ziggy attinge domenica, alle 21, all’Area Expo di Cerea, nella Bassa veronese, dove il suo attuale tour mondiale tocca l’Italia per la seconda e ultima volta (biglietti a 22 euro) dopo il live del 29 giugno a Legnano.

«Non ho mai avuto la percezione di essere figlio di una star ma di una persona libera, di un uomo fuori dalle regole e che è sempre dentro di me», Jamaicano Ziggy Marley è primogenit­o di Bob: è stato proprio il padre a trasmetter­gli la passione per la musica così Ziggy su Bob: «Cos’abbiamo in comune io e lui? La visione del mondo». Un mondo che «non è fatto per ospitare guerre». Un mondo dove anche la musica, per Ziggy, deve tornare a sciogliere un bel po’ di catene: «Nel passato i mu- sicisti erano più liberi, oggi invece le corporazio­ni vogliono silenziare le voci che dissentono e vogliono il dialogo fra culture». Tutti concetti finiti anche in «Rebellion Rises», che Ziggy sta portando in giro per Europa e Usa a suggello di un percorso che, come detto, conta già otto Grammy. Circa i Grammy stessi: il primo nel 1988 per «Conscious Party», l’ultimo nel 2016 con «Ziggy Marley», sette per il Miglior album Reggae e uno per il Miglior album di canzoni per bambini («Family Time», 2009). Quanto agli album, l’elenco inizia nel 2003, «Dragonfly», poi «Love Is My Religion» (2006), «Family Time», «Wild and Free» (2011), «Fly Rasta» (2014) e appunto «Ziggy Marley» e «Rebellion Rises». C’è poi un altro progetto, cui Ziggy sta lavorando: un film biografico su papà col timbro di Hollywood, un racconto di come il reggae diventò linguaggio universale, di fatto un racconto di famiglia.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy