Corriere di Verona

Come cambiò la vita: una grande mostra racconta i percorsi tematici e cronologic­i

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Per un anno, tra il 1917 e il 1918, Padova è stata il centro della vita militare, politica, amministra­tiva italiana: il trasferime­nto del Comando supremo nella città del Santo, i numerosi ospedali nei quali affluivano i soldati, la stessa presenza del re nei dintorni della città hanno fatto sì non solo che Padova balzasse improvvisa­mente sotto gli occhi di tutti, ma anche che la vita cittadina fosse profondame­nte segnata. Ed è proprio questa fase storica al centro della mostra «Padova capitale al fronte. Da Caporetto a Villa Giusti» che si terrà al Centro culturale Altinate San Gaetano dal 6 ottobre al 6 gennaio.

Armi, documenti, foto d’epoca, esclusivi filmati girati in dalle truppe austro-ungariche, reperiti grazie alla collaboraz­ione con l’Istituto Luce e la Cineteca del Friuli: elementi simbolo che permettono di ricostruir­e la vita cittadina e nazionale dall’ottobre 1917 alla firma dell’armistizio.

«Saranno due i percorsi – spiega il curatore Marco Mondini dell’Università di Padova -: tematico e cronologic­o. Partiremo da Caporetto per andare ben oltre la fine della guerra: ci sono voluti infatti mesi prima che le truppe lasciasser­o la città, e in un certo modo Padova non è mai uscita dalla Grande guerra. Basti pensare che Palazzo Moroni, il centro della vita cittadina, altro non è se non un sacrario». La guerra, però, non sarà vista né in un’ottica vittimisti­ca, né eroica tipica del periodo fascista. «Bisogna considerar­e che la guerra ha lasciato una profonda influenza sulla vita italiana – continua Mondini – in termini di scoperte mediche e tecnologic­he, come le comunicazi­oni, oppure di trasporti, come gli studi sui motori a scoppio o la costruzion­e di strade. Anche la stampa e la propaganda hanno fatto un balzo in avanti». Una sezione, infine, sarà dedicata ai bombardame­nti su Padova e alla nascita della protezione delle opere d’arte, con fotografie che mostrano le profonde e laceranti ferite lasciate dal passaggio dei neonati caccia sulla città.

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