Nonno Erasmus «Laurea a Verona e tesi su Venezia»
Miguel Castillo, quattro esami (con voti alti) e un altro obiettivo
Un anno a Verona, quattro esami, tutti superati a voti alti, in una lingua che non è la sua. L’avventura scaligera di Miguel Castillo, signore di ottant’anni, già notaio in quel di Valencia, diventato famoso in Spagna così come in Italia per essere «lo studente Erasmus più anziano al mondo», non finirà qui. Castillo sta studiando infatti le modalità per ottenere una laurea anche in un’Università italiana. Quella di Verona, ça
va sans dire. L’operazione si può fare: è arrivata una prima conferma anche dagli uffici preposti, si tratta «solo» di riconoscere gli esami validi per entrambi gli atenei e di integrare quelli che mancano. «È la mia nuova, piccola, scommessa – fa sapere Castillo – d’altronde quest’anno di studi veronesi mi ha appassionato, e intendo continuare». A stregarlo soprattutto la storia di Venezia, che ha seguito in un corso del professor Federico Barbierato. «Si tratta di una città che mi ha sempre affascinato – spiega – ma quello che mi impressiona, oltre alle particolarità delle sue istituzioni, è l’architettura. È avvincente pensare che palazzi monumentali posino su dei piloni di legno». È anche il caso di Palazzo Ducale, edificato su uno strato di pietra d’Istria che, a sua volta, posa su una selva di travi di rovere affondata nel caranto, lo strato di argilla sottomarino. «Sembra un miracolo, a pensarci – afferma Castillo – ne ho parlato a lungo anche con mio genero, che di professione è architetto. Mi sta dando una mano a recuperare informazioni: su questo argomento, infatti, vorrei fare la tesi di laurea». Altra materia papabile è la storia moderna dei Paesi extraeuropei, esame sempre sostenuto da Manuel Castillo: «Mi sono appassionato al tema, soprattutto per quanto riguarda il Sudamerica tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900: le rivoluzioni seguite dalle dittature».
La passione, per l’appunto: quella che ha spinto l’ex notaio ad attraversare il Mediterraneo, perché una nuova laurea, alla sua età non gli bastava, voleva anche sperimentare l’Erasmus, che molti studenti locali snobbano. E che durante le lezioni l’ha portato più di una domanda ai prof, scatenando anche gli altri studenti. «Qualcuno mi
Durante le lezioni facevo tante domande ai docenti e così trascinavo i ragazzi, che iniziavano a interagire di più
ha detto che li “trainavo” – spiega – che dato che io cominciavo a chiedere spiegazioni extra, anche gli altri interagivano di più». E Verona, come l’ha trovata? «Città meravigliosa – afferma – con una grandissima offerta culturale. Ho avuto l’occasione di vedere gli spettacoli al Filarmonico e poi l’opera in Arena». Carmen, Aida, Nabucco e Turandot, in pratica tutti gli spettacoli con l’eccezione del Barbiere di Siviglia, che debutterà ad agosto. «Sono un appassionato, non potevo perdermeli». Neanche un difetto? «A ben vedere sì: piove un po’ troppo».