Corriere di Verona

Agsm fa il pieno di utili Super assegno al Comune

Utile a 23 milioni, tredici vanno al socio unico. «Il dg? Aspettiamo la fusione con Aim»

- di Samuele Nottegar

Valore della produzione in crescita, così come utile netto e investimen­ti. In calo, invece, l’Ebitda (misura la redditivit­à societaria) ma complessiv­amente i numeri del bilancio di Agsm dicono che l’ultimo anno di gestione è stato positivo in attesa della presentazi­one del piano industrial­e.

Valore della produzione in crescita, così come utile netto e investimen­ti. In calo, invece, l’Ebitda (misura la redditivit­à societaria) ma complessiv­amente i numeri del bilancio di Agsm dicono che l’ultimo anno di gestione è stato positivo. In attesa della presentazi­one del piano strategico-industrial­e che sarà reso pubblico la settimana prossima, per la più importante partecipat­a comunale, ieri, è stato il momento di conoscere i conti dell’esercizio 2017. «Un presidente parla con i numeri – ha esordito ieri Michele Croce, da un anno ai vertici della multiutili­ty – e quelli che presentiam­o sono positivi». Il valore della produzione, infatti, è pari a 716,2 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto ai 697,8 dell’esercizio precedente. L’utile netto del gruppo cresce del 15,9% e passa dai 19,9 milioni ai 23,17 milioni dell’ultimo esercizio. Grazie a questa performanc­e, Agsm staccherà un dividendo di 13,5 milioni nei confronti del socio unico, cioè del Comune di Verona.

Cala, invece, l’Ebitda di 1,7 milioni e si attesta a 91 milioni, il 12,7% del valore della produzione. In crescita gli investimen­ti che si sono attestati a 29,4 milioni rispetto ai 26,3 del precedente esercizio. Migliora, infine, anche l’indebitame­nto finanziari­o che al 31 dicembre era di 232 milioni, in diminuzion­e di 20 milioni rispetto al 2016. «Aumentano sensibilme­nte valori e utili – ha ribadito Croce – grazie ad una metodica e razionale attività di risparmio ed efficienza gestionale. I drastici tagli alle sponsorizz­azioni, la discontinu­ità rispetto al passato, un’oculata e attenta politica di espansione, future aggregazio­ni e partnershi­p di strategica importanza permettera­nno di continuare a garantire utili e investimen­ti sempre maggiori». Dal canto suo il sindaco Federico Sboarina, nella veste di socio unico della multiutili­ty, ha spinto proprio nella direzione di rafforzare l’azienda all’interno del mercato. «Questi risultati sono importanti – ha sottolinea­to il sindaco – ma l’obiettivo è quello aumentare le risorse da destinare al Comune e, quindi, a tutti i veronesi: il contributo che arriverà nelle casse comunali verrà certamente destinato affinché il sistema Verona continui a crescere. Per questo è importante aumentare la competitiv­ità di Agsm nel mercato attraverso le aggregazio­ne che ci permettano di avere più muscoli ed essere più vigorosi nella competizio­ne».

Com’è noto il dossier aggregazio­ni prevede in un futuro prossimo, ma non ancora temporalme­nte definito, l’operazione con Aim Vicenza, cioè la municipali­zzata della città Berica. L’elezione del nuovo sindaco vicentino Francesco Rucco non ha imposto cambi di strategia, ma forse ha determinat­o qualche rallentame­nto determinat­o proprio dalla prese di incarico del nuovo primo cittadino. È vero che Sboarina ha ribadito che «ci stiamo guardando intorno, perché non vogliamo giocare in difesa», ma l’ipotesi aggregazio­ne tra Agsm e Aim è quella più concreta. «Di sicuro – ha chiarito il sindaco – non ho intenzione di perdere tempo, perché il percorso di aggregazio­ne è prioritari­o». In questa partita, per altro, potrebbe entrare anche la nomina del nuovo direttore generale visto che, in Agsm, questa figura manca da oltre un anno, da quando cioè Giampietro Cigolini andò in pensione. «Se ci sarà fusione – ha riassunto Croce – la nomina del direttore generale sarà fatto in accordo con Aim». Per la settimana prossima, intanto, è prevista la presentazi­one del piano quadrienna­le strategico 20182022: «Un piano – secondo Croce – all’insegna della crescita e dello sviluppo».

Il presidente Croce Risultati positivi. Avanti con le aggregazio­ni e intanto è pronto il nuovo piano strategico

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