Laureato, ricco Sorpreso a rigare vetture sul lago
Sorpreso a danneggiare le auto a Bardolino. Arrestato e liberato
Laureato, benestante, vandalo. È stato arrestato a Bardolino mentre rigava le auto con un cacciavite. Nessuno avrebbe sospettato ieri incrociandolo in tribunale che fosse reduce da una nottata trascorsa in arresto.
Quarant’anni circa, il più classico degli insospettabili. Nessuno avrebbe sospettato ieri incrociandolo in tribunale che fosse reduce da una nottata trascorsa in stato di arresto. Si è presentato al secondo piano dell’ex Mastino davanti al giudice Monica Sarti in giacca e cravatta, ma non si trattava di un testimone: assistito dall’avvocato Erica Zocca, si è sistemato al banco degli imputati per essere sottoposto al processo con rito direttissimo. Per lui, era la prima volta nella vita: laureato,benestante, finora poteva contare su una fedina penale immacolata. Adesso, però, è finito nei guai e la procura gli contesta la doppia ipotesi di reato di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
È stato fermato in flagranza dai carabinieri di Bardolino, che lo hanno sorpreso dopo l’allarme lanciato da un passante mentre «rigava» alcuni veicoli. La segnalazione è partita perché è stato notato che stava danneggiando un motociclo, ma secondo l’accusa (il pubblico ministero di turno che sta seguendo il caso è il sostituto scaligero Elisabetta Labate, ma in direttissima la procura era rappresentata dal pm d’udienza Susanna Balasini) avrebbe riservato lo stesso «trattamento» ad alcune vetture parcheggiate in zona. Quando i militari dell’Arma, prontamente intervenuti per accertare la situazione sulla base della segnalazione al 112, lo hanno raggiunto, lo hanno trovato in possesso di un cacciavite, subito posto sotto sequestro. Non è finita qui, perché il «vandalo» -che è trentino, ma si trova temporaneamente ospite dalla madre a Garda - ha cercato di opporsi ai carabinieri. Ieri, in aula, ha chiesto scusa e ha spiegato che è in uno stato di depressione. Si è anche detto disponibile a risarcire: di qui la concessione della libertà, mentre la sentenza è stata rinviata su richiesta della difesa.