Virginia, la «rana del Garda» e il lago a nuoto per aiutare la ricerca
Si prende una mappa del lago di Garda, si cerchia in rosso la distanza da Padenghe, sponda bresciana, si tira una riga in mezzo al lago fino a Lazise, sulla sponda veronese, e da lì giù lungo la riva fino a Peschiera: sono 30 chilometri. Esattamente il percorso che farà, in stile rana, la nuotatrice arilicense Virginia Tortella, il 15 settembre prossimo. 49 anni, e non vederli, ma nemmeno sentirli, una massa muscolare scultorea, la nuotatrice si allena da otto mesi per lanciare la sua seconda sfida: la traversata del Basso Garda nel punto più largo. Un’impresa sportiva benefica già compiuta nell’ottobre scorso, sempre a rana (per questo la chiamano la «rana del Garda»), da Sirmione a Pacengo seguendo a ritroso le bracciate fatte dal fratello Massimiliano il 13 agosto del 1991. Virginia, ha dedicato la «sua» traversata dell’anno scorso al fratello, mancato a soli 38 anni nel 2009 per una grave malattia. «Io, mia sorella e mia mamma non smettiamo mai di pensarlo, lui uno sportivo che aveva compiuto l’impresa di percorrere 6.000 km in bicicletta. Ma oggi vogliamo andare oltre e questa traversata la dedico alla mia cara amica Ornella Giusti, che 12 anni fa è stata colpita in modo fulminante dalla polimiosite, una rara malattia muscolo-scheletrica, le cui cure di fisioterapia per il mantenimento sono finanziate dalla Uildm di Telethon Verona». L’impresa sportiva di Virginia Tortella servirà anche per raccogliere fondi da destinare alla ricerca sulle cure per questa rara malattia. L’atleta è iscritta all’Associazione VeronaApnea e il suo coach è l’istruttore Nicola Valenzin. Per conseguire il traguardo, partirà alla mezzanotte tra venerdì 14 e sabato 15 settembre, per arrivare dopo circa 10 ore di nuoto a Peschiera.