Operaio si schianta in moto e muore
Aveva 37 anni, era sposato e abitava a Dossobuono: andava al lavoro a Mantova
VERONA LA moto che arriva a velocità sostenuta da Mozzecane e l’impatto, violentissimo, contro il furgone per la raccolta dei rifiuti di una cooperativa sociale mantovana che arrivava dalla direzione opposta e che stava svoltando a sinistra, nel piazzale della stazione di servizio. Saranno anche e soprattutto quei filmati acquisiti dalle forze dell’ordine a dover chiarire come è morto Gianluca Passalacqua, l’operaio di origini pugliesi residente da anni a Dossobuono di Villafranca insieme alla moglie.
Le telecamere del distributore di benzina Af Petroli, hanno ripreso in diretta tutta la scena. La moto che arriva a velocità sostenuta da Mozzecane e l’impatto, violentissimo, contro il furgone per la raccolta dei rifiuti di una cooperativa sociale mantovana che arrivava dalla direzione opposta e che stava svoltando a sinistra, nel piazzale della stazione di servizio. Saranno anche e soprattutto quei filmati acquisiti dalle forze dell’ordine a dover chiarire come è morto Gianluca Passalacqua, l’operaio di origini pugliesi residente da anni a Dossobuono di Villafranca insieme alla moglie.
Ieri, come tutte le mattine, l’uomo che aveva compiuto 37 anni il mese scorso, stava andando a prendere servizio alla Versalis di Mantova, azienda del gruppo Eni, dove era impiegato nel ruolo di addetto alla sicurezza. In sella alla sua Kawasaki 750 ha superato il confine tra la provincia di Verona e quella di Mantova, lungo la statale 62, a ridosso di Mozzecane. E lì, in quel tratto rettilineo in mezzo ai campi, nel territorio comunale di Roverbella, l’incidente. La moto è scivolata per una ventina di metri finendo in mezzo ai cespugli, mentre Passalacqua si è schiantato contro uno dei platani che costeggiano la carreggiata. Un impatto che non gli ha lasciato scampo. L’allarme è scattato poco prima delle 5.30 e la centrale operativa di Verona Emergenza ha inviato sul posto ambulanza e automedica. Ma per l’operaio, non c’era più nulla da fare: i medici hanno potuto solamente constatarne il decesso. «Ho sentito solo un fortissimo boato - ha raccontato poi la titolare del bar della stazione di servizio -. Quando sono uscita in strada ho visto una scena terribile». I carabinieri della stazione di Roverbella, coadiuvati dai colleghi del nucleo radiomobile di Mantova e dagli agenti della polizia locale di Marmirolo, hanno chiuso al traffico la statale per oltre tre ore per riuscire a completare i rilievi. E i volontari della protezione civile hanno deviato il traffico sulle strade secondarie, dove si sono registrati rallentamenti per tutta la prima mattinata di ieri. Resta ancora da capire se si sia trattato di una mancata precedenza da parte del conducente nordafricano del furgone o se abbia avuto un ruolo decisivo la forte velocità della moto di Passalacqua. In ogni caso, per il dipendente della cooperativa al volante del furgone, ci saranno conseguenze perché aveva svoltato nell’ingresso sbagliato del piazzale, lì dove vi sono i cartelli di divieto. Sarebbe dovuto entrate in quello successivo. E forse, così, avrebbe evitato anche l’impatto perché la moto dell’operaio sarebbe riuscita a passare oltre. Considerazioni purtroppo inutili di fronte a quella salma coperta da un telo bianco. I mezzi, su disposizione della procura di Mantova, sono stati posti sotto sequestro. Passalacqua avrebbe dovuto iniziare il turno alle 6: ieri in azienda la notizia si è diffusa rapidamente e i colleghi dell’uomo originario di Gioia del Colle, erano sconvolti.
Sempre ieri, nel tardo pomeriggio, il 118 è stato impegnato in altri due incidenti nel Veronese. Il primo, verso le 17.30 ad Affi, dove un motociclista avrebbe perso il controllo del mezzo, cadendo sull’asfalto: è stato ricoverato a Peschiera in codice giallo. In serata, invece, i soccorritori e i vigili del fuoco sono stati impegnati in via Padovana Nuova ad Arcole per uno scontro tra quattro vetture. Un uomo e una donna sono stati accompagnati all’ospedale Fracastoro in codice verde.