La strana alleanza Tosi-Bertucco «Così non va, sarà un pasticcio»
L’ex sindaco e il suo storico rivale critici con l’amministrazione Sboarina: «Sarà un vero pasticcio»
La nuova proposta di Ikea, presentata al sindaco mercoledì scorso, riesce a creare un’alleanza assolutamente inedita tra Flavio Tosi e Michele Bertucco, entrambi contrari. Tosi sostiene infatti che «Sboarina, a causa del suo no a Ikea, ha messo nelle condizioni la multinazionale svedese di presentare una proposta alternativa, che però è peggiorativa e rischia di rivelarsi un pasticcio». Secondo l’ex sindaco, infatti, «un’Arena coperta da diecimila posti è un generatore di traffico ben più potente di un centro commerciale e il nuovo progetto non prevede la compensazione della variante alla Statale 12, e con questo perverso combinato, stavolta si rischia sul serio l’intasamento di Verona sud».
Anche perché, continua Tosi, «per la variante non ci sono alternative a Ikea: checché ne dica Sboarina, fino al 2020 il ministero non prevede finanziamenti, mentre dopo il 2020 è tutto da vedere, e non lo dico solo io ma lo ha ammesso davanti a Sboarina l’assessore regionale Elisa De Berti». Tosi ricorda infine che «l’attuale sindaco ha sempre dichiarato il no alla Marangona e l’assessore Segala aveva addirittura parlato di pietra tombale. Sboarina farà una marcia indietro clamorosa per abbracciare un compromesso al ribasso?». E Alberto Bozza, già assessore allo Sport, chiede se «serva davvero un nuovo Palazzetto, quando il Comune meno di due anni fa ha speso soldi per ristrutturare l’Agsm Forum e investito milioni per il palazzetto di Borgo Roma, mentre mi auguro si proceda anche per quello di San Massimo?». Contrario alla nuova proposta anche Michele Bertucco (Sinistra in Comune) per il quale «a quanto pare il “no” dell’amministrazione a nuovi centri commerciali è destinato a durare meno del classico gatto in tangenziale: per quanto ridotte, tra vendita mobili (40 mila mq) e centro commerciale vero e proprio (altri 40 mila solo per partire…) le superfici commerciali sarebbero due volte Adigeo e tre-quattro volte la tanto vituperata Cercola. Restano poi un mistero della fede anche le modalità con cui l’amministrazione conta di superare i vincoli della nuova normativa regionale sul commercio, mentre occorre una variante al Paqe che non sembra essere nelle corde della Regione».