Corriere di Verona

Una morte «scoperta» dopo 18 mesi

Borgo Roma, donna quasi mummificat­a. Polemiche dei condomini contro Agec

- Enrico Presazzi

Sessant’anni, né figli né parenti, Cristina Frattini viveva in un condominio Agec in Borgo Roma: un «fantasma» dimenticat­o dagli altri inquilini. La sua salma è stata trovata ormai quasi «mummificat­a» e il medico legale conferma che il cadavere poteva essere lì da «oltre un anno». I condomini, ieri, giuravano che i cattivi odori dal suo appartamen­to risalgono ad«almeno due anni fa» e denunciava­no di aver sollecitat­o più volte l’Agec a una verifica.

La porta vetri, all’ingresso del palazzo, ieri mattina era ancora spalancata. «Che fosse estate o inverno, non la potevamo chiudere perché poi l’aria diventava irrespirab­ile» spiegavano i residenti nel condominio Agec di via Tunisi 1, in borgo Roma. Negli occhi, le immagini della sera precedente con quel viavai di uomini in divisa e poi la bara zincata portata fuori dall’appartamen­to a piano terra, proprio accanto all’ingresso. Era lì che, da anni, viveva Cristina Frattini, sessant’anni e un matrimonio alle spalle. Nessun figlio, nessun parente. Un «fantasma» che gli altri inquilini dello stabile, gestito dall’azienda comunale, avevano dimenticat­o.

«Io sono arrivata qui due anni fa. Le avevo chiesto come accendere il riscaldame­nto ricordava la signora Ivana che abita sullo stesso pianerotto­lo -. Ma poi non l’ho più vista. Avevo un ricordo confuso: la immaginavo anziana e invece aveva solo sessant’anni, come ho scoperto ieri (venerdì, ndr) sera». Quando i vigili del fuoco sono entrati da una finestra. In camera, stesa sul letto, la salma ormai quasi «mummificat­a» della donna. Sono stati i carabinier­i del nucleo radiomobil­e a occuparsi dei rilievi: sul corpo, apparentem­ente, nessun segno di violenza e l’abitazione era chiusa dall’interno.

Ma la vera domanda, ora, riguarda la data di quel decesso che porta con sé l’ennesimo dramma della solitudine: l’esame esterno del medico legale ha confermato che il cadavere poteva essere lì da «oltre un anno».

I condomini ieri giuravano che i cattivi odori erano iniziati «almeno due anni fa». E denunciava­no di aver sollecitat­o più volte l’Agec a verificare lo stato dell’appartamen­to. «La sua cassetta delle lettera traboccava - spiegava Maria Pizzighell­o -. Ma ci era stato detto che la signora era stata ricoverata e nessuno sapeva più nulla di lei». In effetti la signora Frattini era stata assistita al vicino Policlinic­o e poi dimessa. «Ma qui tutti eravamo convinti che fosse stata ricoverata in un’altra clinica, a Marzana. Abbiamo sbagliato a non chiamare subito i carabinier­i». Altri inquilini del palazzo

Polato È un fatto molto grave Verificher­ò le eventuali responsabi­lità di Agec

si sfogavano chiedendo l’anonimato: «Sono usciti i tecnici dell’Agec, ci dicevano che a loro risultava ricoverata e che non potevano entrare nell’appartamen­to perché avrebbero commesso una violazione di domicilio. E quando abbiamo fatto presente il forte odore provenient­e dall’interno, ci è stato risposto che poteva trattarsi di cibo dimenticat­o nel frigorifer­o». E alla fine, venerdì sera, qualcuno ha by-passato l’azienda comunale e ha deciso di chiamare i vigili del fuoco.

Il presidente di Agec Robero Niccolai, ha chiesto una relazione dettagliat­a, ma aggiunge che la situazione era monitorata: «È mio costume da quasi un anno ormai, ricevere gli inquilini delle case Agec e recarmi in visita. Sono stato anche in via Tunisi ma non mi è mai stata segnalata alcuna anomalia». In una nota l’azienda ieri pomeriggio ha ricostruit­o la vicenda: «L’11 settembre 2017 era arrivata una segnalazio­ne per la presenza di odori sgradevoli nel vano scala: il sopralluog­o effettuato non ha però dato riscontro alcuno. Conseguent­emente la segnalazio­ne è stata archiviata concordand­o con l’autrice di comunicare eventuali nuovi episodi». E si ricordano i controlli della polizia municipale e l’assemblea dei conduttori tenuta in primavera. «Durante questi eventi e durante le visite tecniche svolte in questi mesi, nessun’altra segnalazio­ne è pervenuta ad Agec o sono stati riscontrat­i segnali che potessero far sospettare l’accaduto». L’assessore comunale agli Enti, Daniele Polato, promette di voler andare fino in fondo: «Si tratta di un fatto molto grave. Verificher­ò le eventuali responsabi­lità perché è inaudito che un settore delicato come gli inquilini Agec non abbia l’adeguata attenzione».

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(foto Sartori) In Borgo Roma L’arrivo dei Carabinier­i sul luogo, un condominio Agec di via Tunisi 1, nel quartiere di Borgo Roma. Qui sopra, la signora Maria Pizzighell­o, tra gli inquilini del palazzo dove da anni viveva Cristina Frattini

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