Una morte «scoperta» dopo 18 mesi
Borgo Roma, donna quasi mummificata. Polemiche dei condomini contro Agec
Sessant’anni, né figli né parenti, Cristina Frattini viveva in un condominio Agec in Borgo Roma: un «fantasma» dimenticato dagli altri inquilini. La sua salma è stata trovata ormai quasi «mummificata» e il medico legale conferma che il cadavere poteva essere lì da «oltre un anno». I condomini, ieri, giuravano che i cattivi odori dal suo appartamento risalgono ad«almeno due anni fa» e denunciavano di aver sollecitato più volte l’Agec a una verifica.
La porta vetri, all’ingresso del palazzo, ieri mattina era ancora spalancata. «Che fosse estate o inverno, non la potevamo chiudere perché poi l’aria diventava irrespirabile» spiegavano i residenti nel condominio Agec di via Tunisi 1, in borgo Roma. Negli occhi, le immagini della sera precedente con quel viavai di uomini in divisa e poi la bara zincata portata fuori dall’appartamento a piano terra, proprio accanto all’ingresso. Era lì che, da anni, viveva Cristina Frattini, sessant’anni e un matrimonio alle spalle. Nessun figlio, nessun parente. Un «fantasma» che gli altri inquilini dello stabile, gestito dall’azienda comunale, avevano dimenticato.
«Io sono arrivata qui due anni fa. Le avevo chiesto come accendere il riscaldamento ricordava la signora Ivana che abita sullo stesso pianerottolo -. Ma poi non l’ho più vista. Avevo un ricordo confuso: la immaginavo anziana e invece aveva solo sessant’anni, come ho scoperto ieri (venerdì, ndr) sera». Quando i vigili del fuoco sono entrati da una finestra. In camera, stesa sul letto, la salma ormai quasi «mummificata» della donna. Sono stati i carabinieri del nucleo radiomobile a occuparsi dei rilievi: sul corpo, apparentemente, nessun segno di violenza e l’abitazione era chiusa dall’interno.
Ma la vera domanda, ora, riguarda la data di quel decesso che porta con sé l’ennesimo dramma della solitudine: l’esame esterno del medico legale ha confermato che il cadavere poteva essere lì da «oltre un anno».
I condomini ieri giuravano che i cattivi odori erano iniziati «almeno due anni fa». E denunciavano di aver sollecitato più volte l’Agec a verificare lo stato dell’appartamento. «La sua cassetta delle lettera traboccava - spiegava Maria Pizzighello -. Ma ci era stato detto che la signora era stata ricoverata e nessuno sapeva più nulla di lei». In effetti la signora Frattini era stata assistita al vicino Policlinico e poi dimessa. «Ma qui tutti eravamo convinti che fosse stata ricoverata in un’altra clinica, a Marzana. Abbiamo sbagliato a non chiamare subito i carabinieri». Altri inquilini del palazzo
Polato È un fatto molto grave Verificherò le eventuali responsabilità di Agec
si sfogavano chiedendo l’anonimato: «Sono usciti i tecnici dell’Agec, ci dicevano che a loro risultava ricoverata e che non potevano entrare nell’appartamento perché avrebbero commesso una violazione di domicilio. E quando abbiamo fatto presente il forte odore proveniente dall’interno, ci è stato risposto che poteva trattarsi di cibo dimenticato nel frigorifero». E alla fine, venerdì sera, qualcuno ha by-passato l’azienda comunale e ha deciso di chiamare i vigili del fuoco.
Il presidente di Agec Robero Niccolai, ha chiesto una relazione dettagliata, ma aggiunge che la situazione era monitorata: «È mio costume da quasi un anno ormai, ricevere gli inquilini delle case Agec e recarmi in visita. Sono stato anche in via Tunisi ma non mi è mai stata segnalata alcuna anomalia». In una nota l’azienda ieri pomeriggio ha ricostruito la vicenda: «L’11 settembre 2017 era arrivata una segnalazione per la presenza di odori sgradevoli nel vano scala: il sopralluogo effettuato non ha però dato riscontro alcuno. Conseguentemente la segnalazione è stata archiviata concordando con l’autrice di comunicare eventuali nuovi episodi». E si ricordano i controlli della polizia municipale e l’assemblea dei conduttori tenuta in primavera. «Durante questi eventi e durante le visite tecniche svolte in questi mesi, nessun’altra segnalazione è pervenuta ad Agec o sono stati riscontrati segnali che potessero far sospettare l’accaduto». L’assessore comunale agli Enti, Daniele Polato, promette di voler andare fino in fondo: «Si tratta di un fatto molto grave. Verificherò le eventuali responsabilità perché è inaudito che un settore delicato come gli inquilini Agec non abbia l’adeguata attenzione».