Lazise, turista minorenne scomparso da due giorni Disperati i genitori olandesi
Il peggior incubo per un genitore: vedere uscire un adolescente per andare a delle feste e non vederlo più tornare, senza sapere nulla di cosa possa essergli accaduto. Sono disperati i genitori di Koen van Keulen, il 17enne olandese scomparso nella notte tra giovedì e venerdì. Non smettono di piangere da due giorni, chiusi nella loro roulotte. Lanciano appelli ovunque, provengono dalla cittadina di Soest, (nella provincia di Utrecht), in vacanza sul lago di Garda all’Eurocamping di Pacengo.
Koen, giovedì sera è uscito dal campeggio in compagnia di altri ragazzi per andare a ballare al Night Festival, organizzato da Movieland, il parco divertimenti dedicato al cinema, situato a fianco del Caneva sulla strada regionale gardesana, a poca distanza da Pacengo. I genitori hanno sporto denuncia di scomparsa alla Compagnia dei carabinieri di Peschiera del Garda. I militari sono due giorni che setacciano il territorio, ma fino a ieri nessun ritrovamento. Coadiuvati nelle ricerche anche dai vigili del fuoco di Bardolino, per tutta la giornata di ieri, a bordo di gommoni hanno perlustrato lo specchio d’acqua tra Pacengo e Peschiera. Una delle ipotesi, la peggiore, è che il ragazzo possa aver improvvisato un bagno di notte nel lago e abbia avuto un malore. Le testimonianze delle forze dell’ordine, infatti, si fermano intorno alle 2,30 di notte, quando il 17enne è salito sull’autobus navetta messo a disposizione da Caneva per riportare i giovani nei campeggi. Koen vi è salito a bordo con altri tre amici, i quali sono scesi a Pacengo, mentre lui è rimasto sul pulmino, intrattenuto da delle ragazze che aveva conosciuto durante la serata. Insieme sarebbero scesi dopo pochi minuti alla fermata successiva, quella della «Gasparina», nei pressi di Gardaland. Le informazioni sugli spostamenti del ragazzo si fermano lì, da quel momento non si sa più nulla. Secondo la testimonianza dei genitori, il 17enne non soffre di depressione o di desiderio di fuga. Un ragazzo normale, che però quella notte aveva bevuto troppo e non forse non aveva intuito i pericoli di un bagno notturno nel lago. Ma rimane ancora un’ipotesi, anche se è tra le piste più battute dalle forze dell’ordine.