Corriere di Verona

Tosi: «Ho saputo dalla tv che valgo 4,5 milioni Ma ora penso a giocare»

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Anni 18, terzino mantovano, Carlo Alberto Tosi - in foto - è la plusvalenz­a più alta nel bilancio del Chievo chiuso al 30 giugno 2017, dove risulta ceduto al Cesena per 4,5 milioni: una delle operazioni finite sotto accusa da parte della procura Figc in quel processo sportivo sulle presunte «plusvalenz­e fittizie» che ancora aspetta la sentenza di primo grado. Lei sapeva, Tosi, di essere stato valutato 4,5 milioni?

«No. L’ho saputo da Striscia la Notizia quando sono usciti i servizi in tv quest’inverno». Reazione?

«Sinceramen­te mi sono messo a ridere. Non me l’aspettavo. E non pensavo che ne venisse fuori un processo sportivo».

Nemmeno all’atto di firmare il passaggio dal Chievo al Cesena fu fatto un cenno al valore del suo cartellino?

«No. Semmai quando sono arrivato al Cesena, ecco, ho avuto la sensazione che di me, a loro, non interessas­se più di tanto. Infatti sono andato subito in prestito al Carpi, che mi ha cercato. Lì ho giocato in Primavera». Solo quella sensazione arrivato a Cesena, dunque?

«Sì, una sensazione strana che poi a distanza di mesi sono riuscito a “capire”. Ero molto poco considerat­o, lì». Ma nel calcio giovanile se ne parla di plusvalenz­e? «No, non se ne parla molto, non si dice nulla».

Qualcuno l’ha più chiamata da Cesena o Chievo? «No, sentito nessuno».

Prova sentimenti di alcun genere?

«No, sinceramen­te la cosa non mi tocca, penso solo a divertirmi a giocare». Ma come ha preso la notizia del processo sportivo?

«L’unica paura era finire in qualche modo coinvolto insieme agli altri giocatori al centro delle plusvalenz­e. Ma noi giocatori alla fine non ne sappiamo niente». Al Chievo quando ci arriva?

«Fine quinta elementare. Lì dal 2011 al 2017. Trovato benissimo». Il Cesena adesso è fallito. «Sono svincolato ma ho proposte: devo decidere».

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