Ermal Meta chiude il Festival di Villafranca
Domani sera si chiude il Festival di Villafranca con il cantautore di origine albanese, vincitore dell’ultima edizione di Sanremo in coppia con Fabrizio Moro. Impegno e melodia i capisaldi della sua escalation nel mondo della musica pop
Sarà la canzone d’autore 2.0 di Ermal Meta a chiudere, domani sera, il Villafranca Festival al Castello Scaligero (ore 21, info www.eventiverona.it). Nonostante i 37 anni compiuti ad aprile, Meta ha già alle spalle una carriera da veterano, coronata dalla vittoria all’ultimo festival di Sanremo con «Non mi avete fatto niente», in coppia con Fabrizio Moro. Proprio quella canzone sarà il fiore all’occhiello del concerto di domani, legato all’ultimo album «Non abbiamo armi», uscito in contemporanea a Sanremo, terzo album in studio da solista, certificato disco d’oro per le oltre 25 mila copie vendute.
Un anno prima, il cantautore di origine albanese, aveva partecipato al Festival di Sanremo con il brano «Vietato morire» che si era aggiudicato il terzo posto finale e il Premio della Critica. Sua era stata anche la vittoria nella serata cover per la versione di «Amara terra mia» di Domenico Modugno, eseguita con un’inedita doppia voce. Sicuramente il palco dell’Ariston è stato nodale per la carriera di Meta. Quelle assi del palcoscenico avevano visto la sua prima esibizione di rilievo nel 2006 quando, da chitarrista nel suo primo gruppo degli Ameba 4, aveva gareggiato nella sezione Giovani con il brano «Rido... forse mi sbaglio». Fondamentale per il suo percorso autorale è stata la band La Fame di Camilla, con la quale ha pubblicato tre album «La Fame di Camilla» (2009), «Buio e luce» (2010) e «L’attesa» (2012) arrivando a gareggiare nel 2010 tra i Giovani al Festival di Sanremo. Dopo lo scioglimento della band, la scelta, coraggiosa e premiata, della carriera solista: nel 2016 il primo album «Umano» che conteneva due tra le canzoni più amate dai fan, «Odio le favole» (presentata tra le nuove proposte del Festival di Sanremo 2016) e il disco d’oro «A parte te», sicuramente in scaletta al castello Scaligero. Poi ancora «Vietato morire» (2017), massimo successo a oggi, e prima volta in gara tra i big a Sanremo, e infine, a febbraio, «Non abbiamo armi» con la canzone vincitrice del Festival «Non mi avete fatto niente». Impegno e melodia sono stati i capisaldi del lavoro di rinnovamento della canzone d’autore di matrice pop di Meta che, in carriera, ha lavorato oltre che come frontman, anche come autore per altri artisti. Sue canzoni sono state cantate, tra glia altri, da Emma, Francesco Renga e Lorenzo Fragola.