Accordo Comune-Soprintendenza per rilanciare i forti
Il Sovrintendente ai Beni Storici, Fabrizio Magani, ha detto che potrebbe essere «l’anello d’oro» attorno alla città. Il sindaco Federico Sboarina ha preferito definirlo «un grande anello verde». La sostanza è che, in futuro, i numerosi forti asburgici che costellano il perimetro comunale saranno valorizzati ed inseriti in appositi percorsi turistici, anche con l’intervento di imprenditori provati o di associazioni che facciano proposte di riuso. È questa la sostanze del protocollo d’intesa che il sindaco ha firmato ieri col direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Dario Di Girolamo, presenti gli assessori Ilaria Segala ed Edi Maria Neri ed il Sovrintendente Magani.
L’intesa punta a valorizzare il cosiddetto «sistema dei Forti», quello formato dalle 9 edificazioni militari (2 di proprietà del Demanio, 7 invece già di proprietà comunale) che circondano la città. Tra gli obiettivi, la promozione del cosiddetto «turismo lento», che punta al recupero di immobili pubblici situati su percorsi ciclopedonali e tracciati storico-religiosi del nostro Paese.
Il documento è stato firmato ieri dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore al patrimonio Edi Maria Neri. I due forti di proprietà ancora del Demanio sono Forte Procolo , in via Francesco da Levanto 34, e Forte san Felice, in via Caroto. Già di proprietà comunale sono invece Forte Azzano, in Strada La Rizza, Forte Chievo, in via Bionde, Forte Dossobuono Gisella, in via Mantovana; Forte PreareJohn, in via Castel Montorio, Forte Lugagnano, in via Lugagnano, Forte San Mattia, in viale dei Colli, Forte Santa Caterina, in via del Pestrino, la Torre Massimiliana in via Torricelle ed infine Forte Sofia, in via Monte Novegno.
«Abbiamo dato il via ad un percorso di recupero importante – ha detto il sindaco Sboarina – perché il portafoglio immobiliare del Comune di Verona sarà inserito all’interno della piattaforma informatica “EnTer”: uno strumento importante attraverso cui potranno arrivare le manifestazioni di interesse per la valorizzazione dei Forti sia da parte di associazioni del terzo settore, sia da parte di privati. La piattaforma – ha spiegato il sindaco - è accessibile dai siti istituzionali dell’Agenzia del Demanio e del Comune. Recuperare e rendere disponibili alla città queste straordinarie strutture architettoniche, - ha concluso Sboarina - significa lavorare non soltanto per la valorizzazione del territorio ma anche per accrescere l’interesse sulla città, permettendo ai visitatori di scoprire nuove bellezze storiche e siti meno conosciuti».
«Con l’intesa siglata – ha sottolineato da parte sua il direttore dell’Agenzia del Demanio Dario Di Girolamo – l’Agenzia si impegna ad individuare il percorso di rigenerazione più idoneo per i beni inseriti nell’accordo ed a fornire il supporto tecnico per il completamento dell’iter di valorizzazione, valutando in futuro la candidatura di nuovi immobili da avviare allo stesso percorso».
Sboarina Associazioni e terzo settore coinvolti nel rilancio dei forti