Protesta contro Zelger, salta la delibera
Urla e saluti fascisti in aula. Si ferma l’iter per Adige Docks. E ora tutti in ferie
Urla e saluti fascisti in aula, nell’ambito della contestazione organizzata per protestare contro la mozione anti-aborto del consigliere leghista Alberto Zelger. A fare il saluto romano sarebbe stato il consigliere Andrea Bacciga, che però ha respinto l’accusa. Per questo episodio c’è stato un battibecco tra Ciro Maschio e Michele Bertucco. La protesta ha fatto però saltare l’approvazione della delibera per Adige Docks. Ora tutti i consigliere vanno in vacanza.
Gran parapiglia, urla, baruffe e (pare) un saluto fascista. E alla fine, il consiglio comunale, nella sua ultima seduta prima delle ferie estive, non riesce ad approvare la delibera per realizzare il nuovo Centro sportivo a Porto San Pancrazio. Fin dall’inizio, tirava aria di burrasca: polizia nel corridoio, volti tesi sulle balaustre degli spettatori (all’inizio pochi poi, via via, una piccola folla) e consiglieri in allerta. Un paio d’ore di quiete prima della tempesta. L’attesissima mozione sull’aborto (per essere precisi: contro l’aborto), presentata dal leghista Alberto Zelger, non veniva messa in discussione. Voto unanime sull’adesione all’associazione Dafne Italia, che assiste le vittime di reati.
Ma poco dopo le 20, ecco arrivare a frotte i contestatori, che una manifestazione antiZelger l’avevano comunque organizzata, mozione o non mozione: balconate improvvisamente strapiene, alcune donne schierate con cuffietta bianca (con l’accusa a Zelger di voler ridurre la città a un convento). Brusìi crescenti, e invito del presidente Ciro Maschio al silenzio. Ma tutto precipita quando Andrea Bacciga (Battiti) viene visto dai consiglieri Bertucco e Gennari mentre si rivolge al pubblico col saluto romano. Lui nega («volevo solo salutare quelli che, poco prima, mi avevano insultato e minacciato, e vedrete che nessun giornale lo scriverà…»). Esplode il finimondo,: urla, baruffe, scontro oratorio rovente tra Maschio e Bertucco («Io non ho viso quel gesto», dice il primo. «Lei quando si tratta di Destra non si accorge mai di niente» ribatte il secondo).
All’esterno dell’aula, rissa sfiorata tra Bacciga e i manifestanti, grazie ad un… ombrellino rosa interposto in segno di pace da una delle contestatrici.
Si tenta di andare avanti, ma il tempo è passato, la seduta deve chiudere alle 22 e la delibera sul Centro sportivo ha decine di emendamenti da esaminare. In maggioranza c’è chi propone di andare avanti anche fino all’alba, se necessario. Ma poi accetta di rinviare tutto. Se ne riparlerà nella prima o nella seconda settimana di settembre.
La proposta «Adige Sport Village», punta a realizzare un grande centro sportivo a Porto San Pancrazio, nell’area occupata dagli ex magazzini ferroviari di Porta Vescovo. Il progetto, della società di Merano Psp Invest, prevede un ponte ciclopedonale che passerà sopra la ferrovia e si collegherà alle piste ciclabili previste nel centro, collegate a loro volta con quelle del Giarol Grande.
Per quanto riguarda gli impianti sportivi, spicca una pista per il pattinaggio sul ghiaccio, che oggi a Verona non esiste. Previste anche aree per i più piccoli, per la medicina assistita e un museo multimediale dedicato allo sport, oltre a negozi, bar e ristoranti, e ad una foresteria.
In apertura di seduta, rispondendo a una domanda di Michele Bertucco, Luca Zanotto ha reso noto che l’Agsm verserà per quest’anno un milione e 800 mila euro a Fondazione Arena, utilizzando lo strumento dell’Art Bonus.
Maschio Io non ho visto il gesto del saluto romano di Bacciga
Bertucco
Lei, Maschio, quando c’è la Destra non vede mai nulla