Uccise il collega di lavoro, sangue sulla sua T-shirt Altri sei mesi d’inchiesta
Delitto al bed and breakfast: la procura chiede e ottiene altri sei mesi di tempo per concludere l’inchiesta che vede al momento accusato il portoghese Sergio Filipe Soares Lourenco, 37 anni, del reato di omicidio preterintenzionale ai danni di un collega, suo connazionale, di 58 anni.
Due giorni fa, dal Riesamebis di Venezia a cui la Cassazione aveva restituito gli atti per riesaminare la misura cautelare per l’omicida reo confesso, è stata confermato che l’indagato non rischia attualmente di tornare in carcere: accolte in toto dai magistrati lagunari,dunque, le ragioni addotte nel loro ricorso dai difensori Luca Tirapelle e Paolo Mastropasqua. A coordinare l’inchiesta sulla lite mortale costata 11 mesi fa la vita a Joachim Manuel Fajardo Moio, risulta il pm Valeria Ardito: i sei mesi di indagini in più, per la procura, sono dovuti ai nuovi accertamenti delegati alla polizia scientifica nei laboratori di Torino. Dalla T- shirt dell’assassino sono spuntate tracce di sangue e ora si punta ad accertare a chi appartenessero. Di qui i nuovi accertamenti scientifici a caccia di riscontri sul Dna. Tutto è iniziato la sera del 31 agosto 2017, quando il residence «la Dimora del Viaggiatore», a Borgo Roma, è diventato scenario di una lite mortale scatenata, pare, da un pacchetto di sigarette: fatale, per la vittima, «un coltello a serramanico dalla lama appuntita e lunga 9 cm»che gli ha «leso l’arteria femorale destra».