Corriere di Verona

Sting & Shaggy, se il grande pop si sposa col reggae

La pop star inglese torna domani sera in anfiteatro per dividere il palco con la stella giamaicana. Ma l’incontro con il reggae non è un inedito. In scaletta i brani del disco firmato in coppia, «44/876», insieme ai grandi classici dei Police

- Francesco Verni © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Che cosa c’entra il pop rock di Sting con il reggae? La risposta, che forse sorprender­à, la si potrà avere dal concerto di domani in Arena in cui Gordon Matthew Thomas Sumner sarà accompagna­to dalla stella giamaicana Shaggy (ore 21, info www.eventivero­na.it). L’incontro personale e artistico tra i due musicisti si è tradotto in «44/876», album uscito ad aprile come il 14esimo disco solista in studio per l’ex Police e il 13esimo per «Mr. Lover Lover». Già il titolo dice tutto: le prime due cifre sono il prefisso internazio­nale per telefonare in Inghilterr­a, le ultime tre quelle che si devono comporre prima di un numero telefonico se si vuole chiamare la Giamaica. Per chi se lo stesse chiedendo, quello di domani in Arena non sarà uno dei concerti «classici» di Sting. I due artisti si alterneran­no sul palco cantando propri pezzi e lo dividerann­o spesso per regalare duetti. Del nuovo «44/876» si ascolteran­no almeno sette brani, piazzati lungo una scaletta di 26 pezzi. Sarebbe comunque un errore pensare che Sting e il reggae siano stati, fino ad oggi, due mondi lontani. I cinque album incisi con i Police tra 1978 e 1983 avevano dato vita a un genere nuovo, il reggae bianco, partendo dai suoni giamaicani e completand­o il mix con una buona dose di rock e una spruzzata di punk. Proprio per questo le canzoni dei Police faranno parte della scaletta di domani, da «Every breath you take» a «Every litt- le thing she does is magic», da «Message in a bottle» a «So lonely», fino a «Walking on the Moon» e «Roxanne», che sarà proposta in un inedito medley con «Boombastic»di Shaggy. Anche la carriera solista di Sting sarà ben rappresent­ata, andando a pescare tra le hit che hanno fatto vendere al cantante di Wallsend oltre 100 milioni di dischi nel mondo: «Desert rose», «Englishman in New York», «Fields of gold», «Fragile» e «Shape of my heart». Shaggy non resterà comunque in disparte e farà sentire alcuni dei successi globali che uniscono il reggae all’hip hop come «Oh Carolina», «It wasn’t me», «Angel», oltre alla già citata «Boombastic».Se per il cantante giamaicano sarà la prima volta in Arena, Sting si potrà sentire a casa. Il primo concerto risale al 6 maggio ‘88, poi nell’anfiteatro romano ha suonato nel ‘91, ‘97, 2000, 2004 e, ultimo, nel 2013 per «Back to bass», tour dei 25 anni di carriera solista.

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 ??  ?? Tappa in Italia Sting (a sinistra) e Shaggy sono in tour da noi per presentare i brani del loro disco «44/876»
Tappa in Italia Sting (a sinistra) e Shaggy sono in tour da noi per presentare i brani del loro disco «44/876»

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