Corriere di Verona

Guarda che luna... un migliaio di persone in Bra per l’eclissi E nel break dell’opera escono anche gli spettatori dell’Arena

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(d.o.) Alcuni sono arrivati persino con dei furgoncini pur di trasportar­e fino in piazza la preziosa attrezzatu­ra: una deroga al ferreo divieto di transitare per la Bra, lato Liston, con le auto. Per l’eclissi questo e altro: quella di ieri sera era un’occasione ghiotta per gli appassiona­ti di astronomia e anche per chi, sempliceme­nte, si è voluto godere uno spettacolo che ritorna poche volte nella vita. Attesa lunga ed estenuante, per il migliaio di persone in Bra, perché la luna, ieri, era particolar­mente bassa all’orizzonte. È stato necessario aspettare le 22 per vedere il satellite fare capolino dal tetto del municipio: ma i telescopi erano già puntati da quasi due ore. Il Circolo astrofili ne ha portati una decina, alcuni, newtoniani, grandi e profession­ali. Non mancava chi, come Maurizio Carli, prevedendo l’afflusso abbondante di famiglie con bimbi a seguito si è portato anche una scaletta, per far avvicinare anche i più piccoli. «Vedete quel puntino luminoso? È Giove. E se guardate bene ce ne sono altri quattro più piccoli, sono le lune più grandi, osservate già da Galileo. Ma se ne contano molte altre, in tutto 79». Prima che faccia l’ingresso in scena sua maestà Selene, è il turno di Saturno. «Si vede bene, anche a occhio nudo - afferma Claudio Castagnaro, consiglier­e del circolo, tra gli organizzat­ori della serata in Bra - la notte è fortunata, c’è grande visibilità». Certo, ma ci sono anche tutte le luci accese, dai lampioni, ai riflettori dell’Arena, dove è in scena l’Aida (gli spettatori dell’Arena sono usciti ad ammirare lo spettacolo durante la pausa dell’opera): non si parla di abbassare i watt, come accaduto sull’Altopiano di Asiago. «Non è un problema - afferma Castagnaro con la luce della luna si può reggere un inquinamen­to luminoso del genere, tant’è che ci troviamo qui una volta al mese a osservare il primo quarto». Alla fine chi ha aspettato è stato ripagato da una luna tinta di rosso. Pienone per l’evento astronomic­o anche sul Baldo, al rifugio Telegrafo, e al rifugio Castelbert­o, considerat­o una delle posizioni migliori. Occhi all’insù anche a Fiamene, sulle colline di Negrar, a Caldiero, dove è stato allestito un punto di osservazio­ne sul piazzale del campo sportivo comunale.

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Piazza Bra Il migliaio di persone radunatesi ieri ha dovuto aspettare le 22 per godersi lo spettacolo dell’eclissi

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