Corriere di Verona

Biennale Teatro, Vienne e il lato dark della provincia Usa

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Il lato oscuro della provincia americana arriva alla Biennale Teatro con le opere di Gisèle Vienne (www.labiennale.org). Stasera alle 20.45 nella Sale d’Armi dell’Arsenale, l’artista franco-austriaca porterà in scena il primo dei suoi due spettacoli. «Jerk» è la ricostruzi­one immaginari­a, poetica e al tempo stesso cupa dei crimini perpetrati da un serial killer, Dean Corll, che, con la complicità dei teenager David Brooks e Wayne Henley, uccise più di venti ragazzi in Texas a metà degli anni ’70. La performanc­e sarà un assolo di Jonathan Capdeviell­e, attore e co-autore dello spettacolo, che nel ruolo del burattinai­o farà rivivere i fatti attraverso i suoi burattini. «Jerk» sarà in replica anche domani (ore 18) e il commento dell’autrice recita così: «La pièce rende pubblica l’esperienza intima di un omicidio, basata su una storia vera. La narrazione lineare dello spettacolo rafforza questo senso di rassicuran­te realismo. “Jerk” ci spinge a interrogar­ci sulla nostra percezione della realtà:

un’esperienza reale finisce per devastare i personaggi, che incarnano, in definitiva, il loro stesso disorienta­mento.». Il il secondo spettacolo della Vienne, «Crowd», debutterà lunedì.A completame­nto del ritratto dedicato a Clément Layes, debuttano oggi anche «Dreamed apparatus», installazi­one performati­va che ruota intorno a una linea di sabbia, e «Title», entrambi al Teatro alle Tese (ore 19 e ore 20.15).

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