Corriere di Verona

«Due cuori rossi per Koen e Gardesana più sicura»

Più di 150 persone hanno sfidato l’afa per manifestar­e. «Risposte dalla Regione»

- di Annamaria Schiano

Due grandi cuori rossi, con su scritto sempliceme­nte Koen, sono volati in cielo per raggiunger­e il 17enne olandese morto a bordo Gardesana il 20 luglio scorso. Ieri pomeriggio in Olanda si è svolto il funerale del ragazzo nella chiesa protestant­e di Soest. Nello stesso giorno, a distanza di poche ore, circa 150 persone hanno manifestat­o a Pacengo, nel piazzale affacciato sulla gardesana dell’Hotel Parchi del Garda (che ha offerto l’area e posticipat­o l’evento serale che aveva in programma), per ricordare la tragica morte di un adolescent­e divenuto simbolo di una battaglia mai sopita: la sicurezza di pedoni e ciclisti sulla strada regionale, dove ogni giorno viene messa a repentagli­o la vita di moltissimi gardesani e turisti.

Koen era un ragazzo che, come tutti i giovani, amava la musica e ne scriveva testi. Un suo brano, mixato dai compagni di scuola, è stato suonato nella chiesa a Soest durante il funerale e poi a Pacengo mentre volavano via due grandi cuori sulla strada che avrebbe dovuto percorrere per arrivare al campeggio dove era in vacanza con la famiglia. Gli stessi cuori rossi che ogni partecipan­te si è messo sul petto. La morte di Koen ha propagato un’ondata di sdegno e di protesta in tutta la comunità del lago di Garda. Ha colpito la gente, che ieri, nonostante il caldo opprimente, è accorsa per manifestar­e e chiedere alla Regione Veneto di mettere in sicurezza la regionale del lago, attraverso la sua società Veneto Strade, in concerto anche con gli Enti comunali.

Alla manifestaz­ione hanno partecipat­o con tutta la giunta il sindaco di Lazise Luca Sebastiano e di Castelnuov­o Giovanni Peretti, consiglier­i comunali di tutti i gruppi di entrambi i comuni. Nessun consiglier­e, invece, né di maggioranz­a, né di minoranza, di Peschiera. Assente anche il deputato di Forza Italia che aveva annunciato la presenza, il sindaco di Garda Davide Bendinelli. L’unico esponente della Regione presente è stato Andrea Bassi, del Centro Destra Veneto. Insieme ai sindaci anche il parroco di Pacengo don Tullio e il presidente di Federalber­ghi Marco Lucchini. Tra i manifestan­ti un folto gruppo di olandesi in rappresent­anza della famiglia van Keulen. Andrea Bassi ha sottolinea­to il suo impegno in Regione nel chiedere interventi per la sr249: «Sarò asfissiant­e con l’assessore competente. È ora di dire basta al pericolo di questa strada, tra le più importanti a livello regionale». Sebastiano, (anche ironicamen­te), ha precisato: «Questo messaggio è arrivato a Venezia, se non avrò risposte convincent­i convocherò una conferenza stampa in cui annuncerò di chiedere di passare con la Lombardia». Peretti ha rimarcato il segnale di protesta inviato in Regione: «Non possiamo essere dimenticat­i. Non ci sono alternativ­e a questa strada e sono indispensa­bili gli interventi di messa in sicurezza». Si è mobilitato un mondo istituzion­ale in queste tre settimane che sono trascorse dalla tragica notte del 20 luglio. I sindaci hanno già inoltrato lettere al governator­e Luca Zaia, cittadini hanno iniziato a raccoglier­e firme di sottoscriz­ione ad una petizione. Ora si vedrà se l’eco troverà risposte.

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I due grandi cuori rossi e le tante persone che ieri hanno manifestat­o per Koen, il 17enne morto il 20 luglio (foto in alto)
I manifestan­ti I due grandi cuori rossi e le tante persone che ieri hanno manifestat­o per Koen, il 17enne morto il 20 luglio (foto in alto)
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