Corriere di Verona

Bauli: «Bloccare la Tav? È come fermare il progresso»

Ma il Comitato: sfidiamo gli industrial­i, opera dai costi scandalosi

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Gli anti-Tav tornano all’attacco, e lanciano un guanto di sfida al mondo imprendito­riale veronese, favorevole alla realizzazi­one dei «supertreni» anche nella nostra regione. Daniele Nottegar, leader del Comitato veronese no-Tav, ha spiegato ieri di aver «letto di tutto e di più sulla necessità dell’opera, definita irrinuncia­bile. A parte il fatto – ha aggiunto - che siamo di fronte a un’opera degli anni ’80, progettata e studiata negli anni ’70, noi comunque lanciamo una sfida a industrial­i e parlamenta­ri favorevoli a realizzarl­a: siamo prontissim­i a confrontar­ci in pubblico con loro, noi mostrando tutta la nostra documentaz­ione, ma anche attendendo, curiosi, di vedere la loro».

Nottegar ha ribadito anche ieri come la Corte dei Conti europei abbia rilevato che «con la Tav da Milano a Venezia si risparmier­ebbero 10 minuti di tempo, a fronte di un costo di 60 milioni al chilometro: una cosa – ha concluso - veramente scandalosa».

Dal fronte opposto, in una dichiarazi­one al Sole 24 Ore, il presidente di Confindust­ria Verona, Michele Bauli, ha invece ricordato che «l’interconne­ssione ”Verona Merci” creerà un collegamen­to con il Brennero e darà un nuovo sbocco alle fitte relazioni commercial­i che le nostre imprese già hanno con la Germania». Bauli ha rilevato anche l’incertezza che frena gli investimen­ti, soprattutt­o per le imprese i cui stabilimen­ti sono in prossimità del tracciato: «Queste aziende – ha detto - da anni non investono sui loro impianti perché sono in attesa di capire se il loro futuro sarà lì, o altrove. Spero – ha aggiunto - che il ministro Toninelli analizzi bene la situazione, e il mondo produttivo del nord si sta muovendo per fargli capire che questa indecision­e rischia di limitare la nostra capacità produttiva. Bloccare la Tav – ha concluso Bauli - è come bloccare il progresso».

Proprio a Verona si sta intanto preparando un convegno sul tema, previsto per ottobre. Michele Bertucco (Sinistra e Verona in Comune) lo ha annunciato spiegando che «la Tav tra Brescia e Padova non rappresent­a… le magnifiche sorti progressiv­e dell’umanità come qualcuno vorrebbe far credere, ma un progetto faraonico dai costi incontroll­abili e dall’impatto devastante per un territorio come il nostro. I 300 chilometri orari sulla tratta BresciaVer­ona e i 250 sulla VeronaPado­va – aggiunge - sono lo specchiett­o per le allodole: si sa benissimo che prevedendo fermate ogni 40 km, la velocità media del presunto treno super-veloce si ridurrà a poco più di quella di un regionale veloce. E intanto si progettano tre costosissi­me e devastanti gallerie per la prima parte: Lonato, Santuario del Frassino e San Giorgio in Salici…». Di qui l’annuncio del convegnoco­nfronto «tenendo insieme il ruolo storico della città con il rispetto del territorio».

Michele Bertucco Ad ottobre organizzer­ò un convegno-confronto sulla Tav Brescia-Verona

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